La notizia del neonato abbandonato il giorno di Pasqua alla Culla della vita della clinica Mangiagalli di Milano ha emozionato l’Italia. La mamma, nel lasciare il piccolo alle cure di medici e infermieri, facendo sì che un’altra famiglia possa donargli amore e stabilità, ha lasciato anche una lettera nella quale fa intendere di essere stata obbligata a questo gesto, probabilmente per motivi economici. Si è scatenata immediatamente un’ondata di affetto e solidarietà nei confronti del piccolo, chiamato Enea proprio dalla mamma. Il bimbo, che è in ottime condizioni di salute, avrebbe già trovato una famiglia pronta ad accoglierlo, ma qualcuno ancora spera che la mamma possa tornare a prenderlo.



In particolare, Ezio Greggio ha voluto lanciare un appello nella speranza che possa arrivare alla mamma del bimbo, che nella mattina di domenica 9 aprile ha deciso di lasciare il piccolo, nato solo pochi giorni prima, nella Culla della vita della clinica Mangiagalli, nel capoluogo lombardo. Il conduttore tv ha invitato la donna a tornare sui propri passi, promettendo di aiutarla.



Ezio Greggio parla alla mamma: “Ti faccio una promessa”

A lanciare per primo un messaggio alla mamma di Enea, il neonato abbandonato a Milano nella Culla della vita, era stato Fabio Mosca, primario di Neonatologia dell’Irccs Policlinico di Milano, che invitava la donna a tornare sulla propria decisione. Stessa linea di pensiero per Ezio Greggio, che sui social ha scelto di lanciare un appello alla mamma: “Torna ti prego, questo bambino è fantastico. Non è giusto che sia abbandonato, ti daremo una mano. C’è tutto il reparto che ti sta aspettando nell’anonimato, nessuno dirà nulla… Nomi, cognomi”.



Il volto di Striscia la Notizia ha proseguito: “Avere un bambino è una grande fortuna. Ci metteremo in tanti a darti una mano. Prendi il tuo bambino che merita una mamma vera, non una mamma che poi dovrà occuparsene ma non è la mamma vera”. Greggio ha anche lanciato una richiesta affinché tutti si impegnino “per trovare e convincere” la mamma di Enea a tornare sui suoi passi. E infine, una promessa: “Torna alla Mangiagalli e ti prometto che non sarai sola. Zio Ezio”.