Ezio Greggio pronto per la 19esima edizione del Monte-Carlo Film Festival
Ezio Greggio è intervenuto ai microfoni di “Trends&Celebrities”, la trasmissione di Rtl 102.5 News condotta da Francesco Fredella e Giovanni Antonacci, nella puntata di oggi, venerdì 8 aprile. Da Monte-Carlo dove sta preparando il Festival, ha commentato: “E’ la 19esima edizione, iniziamo il 25 aprile e andremo avanti fino al 30 aprile con la serata finale durante la quale consegneremo i premi alla carriera e premiamo i film che si sono iscritti e che ogni anno sono tantissimi”. Greggio ha anticipato la presenza di numerosi ospiti anche come premiatori, mentre tra i premiati ci sarà anche Luca Argentero.
Ezio Greggio ha spiegato come è nata l’idea di creare il Monte-Carlo Film Festival: “Non è facile, eravamo agli inizi degli anni 2000 e con il mio amico Mario Monicelli ci è venuta questa idea. Ho proposto al Principato di realizzare questo festival completamente dedicato alla commedia, è l’unico al mondo”. La commedia in passato non aveva grande spazio nei grandi Festival, per questo l’idea di Greggio è stata accolta con grande entusiasmo.
Le missioni in Ucraina ed il pensiero al padre di Ezio Greggio
Nel corso del collegamento telefonico con Ezio Greggio, il conduttore e attore ha ricordato anche la sua presenza fissa a Striscia la Notizia: “La faccio da 34 anni”. Greggio ultimamente ha compiuto un gesto molto bello condiviso anche sui suoi social: ha accolto 44 persone giunte dall’Ucraina e con la sua associazione ne sta aiutando molte altre. “Vedendo quello che sta accadendo in quel Paese e conoscendo tante persone di quella nazionalità che lavorano in Italia mi sono sentito in dovere di fare qualcosa”, ha ammesso.
Ezio Greggio ha svelato di avere una associazione che si occupa prevalentemente di nati prematuri: “Abbiamo aiutato in Italia una settantina di ospedali, abbiamo con le nostre incubatrici salvato negli ultimi 27 anni circa 18mila bambini nati prematuri”. Vedendo quello che stava accadendo in Ucraina, Greggio ha deciso di non restare con le mani in mano e con alcuni amici a Monte Carlo sono stati raccolti dei fondi: “Abbiamo fatto già due missioni e ne stiamo preparando altre due con le quali abbiamo portato quasi un centinaio di persona non lontane dalla guerra”. Tutte le persone avrebbero trovato una sistemazione grazie alla comunità di Sant’Egidio e del comune di Lecco. “Tutte queste persone oggi sono lontane dalla guerra e sono felice di aver fatto questa cosa perché la guerra non l’ho vissuta ma la conosco bene attraverso le parole di mio padre che ha fatto tre anni di guerra quasi tutti nei campi di concentramento in Germania e credo che dall’alto mi mandi la sua benedizione”, ha chiosato.