Ezio Greggio difende a spada tratta Striscia La Notizia, nonché Gerry Scotti e Michele Hunziker, nel mirino delle critiche poche settimane fa per la loro “parodia” sui cinesi giudicata razzista. “Io le scuse ai cinesi non le avrei fatte – le parole dello stesso attore e conduttore di Striscia ai microfoni del Quotidiano Nazionale – perché nessuno si è sentito offeso. La puntata di Striscia la notizia non l’ho vista, ma ne ho letto sui giornali. Ho tanti amici cinesi e uno di loro, un avvocato, mi ha chiamato per dirmi che quella accusa di razzismo era ‘lidicola’. E ha aggiunto: se vedi Gerry Scotti e Michelle Hunziker salutameli”.



Quindi Ezio Greggio ha aggiunto: “Siamo alla follia totale. Io sono piemontese, allora quando mi dicono ’cerea Greggio’ (tipico saluto regionale, ndr), dovrei offendermi? Voler zittire tutti è fascismo”. Negli ultimi 33 anni, da quando è iniziata Striscia La Notizia, il modo di far ridere in tv e al cinema è decisamente cambiato, come dimostrato anche dal duo pugliese Pio e Amedeo, anche loro al centro di numerose critiche per via della loro comicità tutt’altro che politicamente corretta.



EZIO GREGGIO: “D’ACCORDISSIMO CON PIO E AMEDEO”

“Sono d’accordissimo con loro – dice a riguardo Ezio Greggio – la comicità non può essere buona, sennò diventa una novella, cioè una buona novella. La comicità è cattiva, la satira è cattiva. Adesso c’è il fenomeno che ti vorrebbe imporre di non parlare di questo e di quello, ma è una follia. Io ricordo sempre che l’articolo 21 della Costituzione difende la libertà di espressione”.

Ovviamente anche ad Ezio Greggio è capitato di essere stato criticato e contestato: “Sempre! Se attacchi la sinistra ti denunciano, se attacchi la destra lo stesso, non parliamo dei 5 Stelle, basta che li citi e ti denunciano. Capitava ai tempi di Drive In, quando facevamo litigare Silvio Berlusconi con Craxi per le battute sui socialisti. Nella comicità l’attualità comanda”. Infine, sul suo ritorno a Striscia: “Ancora non lo so, ho molti progetti in cantiere, probabilmente alla fine dell’anno”.