Un incendio è scoppiato nell’area hospitality della McLaren, poco prima delle terze prove libere di F1 a Barcellona, a causa di un cortocircuito nel quadro elettrico. L’incidente, come riportato dal Corriere della Sera, ha creato non pochi problemi, col fumo che è divampato nel paddock, dove si trovavano diversi membri della squadra di lavoro a servizio dei piloti pronti a scendere in pista. Il rogo ha creato problemi anche nelle adiacenti zone di Pirelli e Alpine, anch’esse evacuate a causa del fumo.



È stato subito dato l’allarme e disposta l’evacuazione, mentre sul posto arrivavano i Vigili del Fuoco e le ambulanze. Ad avere la peggio sono stati due addetti alla sicurezza, i quali nel tentativo di spegnere le fiamme con l’estintore sono stati intossicati dal fumo. Le loro condizioni di salute non destano tuttavia preoccupazione e al momento si trovano in ospedale, dove i medici li stanno sottoponendo all’assistenza necessaria per riequilibrare il livello di ossigenazione.



Incendio nell’area hospitality McLaren durante la F1 di Barcellona: c’è un precedente

Le terze prove libere di F1 a Barcellona, dopo che l’incendio nell’area hospitality della McLaren è stato domato, si sono svolte regolarmente, senza alcun intoppo, mentre gli interventi per riportare la zona alla normalità continuavano ad essere in corso. Nel paddock tuttavia si trovavano anche degli elementi del kit racing di Lando Norris e Oscar Piastri, per cui al termine delle operazioni sarà necessario che lo staff controlli che nulla abbia riportato danni in modo da potere scendere in pista nelle prossime ore per la gara.



C’è ad ogni modo un po’ di amarezza per quanto accaduto, le cui conseguenze potevano essere più serie di quanto avvenuto. Soprattutto perché non è la prima volta che ciò accade, c’è un precedente: nel 2012 sempre nella pista spagnola ad andare in fiamme fu il box della Williams, ma al termine della gara.