Dopo le inchieste sulle finanze del Vaticano e la realizzazione per “motu proprio” del nuovo Codice degli Appalti della Santa Sede, Papa Francesco mette mano ancora una volta alla riforma della “trasparenza” annunciando il commissariamento della “Fabbrica di San Pietro”, l’organismo che gestisce la Basilica della Cristianità in Roma. Il Santo Padre ha nominato ieri commissario straordinario il nunzio monsignor Mario Giordana, affidandogli l’incarico di «aggiornare gli Statuti, fare chiarezza sull’amministrazione e riorganizzare gli uffici amministrativo e tecnico».



Come spiega la nota della Santa Sede che annuncia la svolta sulla Fabbrica di San Pietro, il nuovo commissario sarà aiutato da una commissione nello svolgere il lavoro di riorganizzazione interno dell’organismo vaticano: secondo quanto raccolto da La Stampa, la scelta del Papa arriva dopo la segnalazione degli uffici del Revisore generale che ha portato «all’acquisizione di documenti e apparati elettronici presso gli uffici tecnico e amministrativo della Fabbrica di San Pietro».



L’atto arriva dopo la messa in atto delle linee del motu proprio sul Codice degli AppaltiTrasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano») promulgato l’1 giugno 2020: per questo motivo non è da escludere che possa delinearsi un nuovo caso amministrativo e potenzialmente anche giudiziario all’interno della Santa Sede.

IL CODICE DEGLI APPALTI VATICANO VIENE MESSO IN PRATICA

Con la messa in pratica del Codice degli Appalti voluto da Francesco e realizzato dall’ex procuratore di Roma Pignatone (attuale presidente del Tribunale Vaticano), la Fabbrica di San Pietro viene passata in rassegna in tutte le sue componenti, a partire dai documenti acquisiti assieme agli apparati elettronici. «Quest’ultima operazione è stata autorizzata con decreto del Promotore di Giustizia del Tribunale, Gian Piero Milano, e dell’Aggiunto, Alessandro Diddi, previa informativa alla Segreteria di Stato», sottolinea ancora il Vaticano dopo la svolta della segnalazione del Revisore generale. Il Presidente della Fabbrica di San Pietro è il cardinale Angelo Comastri (arciprete della Basilica Vaticana) mentre la gestione è in mano a Monsignor Vittorio Lanzani, entrambi considerati dai “rumors” attorno al Vaticano come cariche in uscita e prossime di nuova nomina.