Fabian O’Neill ha la cirrosi epatica, venerdì è stato ricoverato d’urgenza in ospedale (a Montevideo) e ha anche un’infezione alle vie urinarie che complica il quadro clinico: “Il fegato è ormai compromesso dall’abuso di alcol, ha bisogno di un trapianto ma se non smette subito di bere non ce la farà”. Così dice la figlia Martina, come riporta la Gazzetta dello Sport; è stato invece Fabio, l’altro figlio, ad accorrere al suo capezzale nella natia Paso de los Toros, quando l’ex trequartista in preda a dolori lancinanti ha chiesto aiuto e, dopo essere stato bloccato a letto per giorni, si è fatto ricoverare. Secondo i medici il fisico ha reagito bene, ma gli è stata appunto diagnosticata una cirrosi epatica acuta: la figlia si augura che papà Fabian possa cambiare, ma lui dice di non aver mai fatto male a nessuno e che tante donne avevano già provato a farlo rigare dritto, senza successo. Così ora l’affare si complica.



FABIAN O’NEILL RISCHIA LA VITA PER L’ALCOL

I problemi di alcolismo di Fabian O’Neill sono noti da tempo: l’ex calciatore ha sperperato 14 milioni di dollari ed è stato costretto a tornare a vivere con la madre, trovandosi in una condizione di povertà. I soldi necessari all’operazione non sarebbero un problema: tante persone, si legge, si sarebbero già mosse per dargli una mano e tra questi c’è anche Zinedine Zidane, che a O’Neill è legato ancora oggi da un forte legame di amicizia. I due hanno giocato insieme nella Juventus, stagione 2000-2001: Zizou non era solo suo amico ma lo definiva anche un calciatore straordinario, tanto da averne parlato come del più talentuoso mai visto in campo. Anche l’ex agente Paco Casal e la casa di produzione Tanfield sarebbero pronti a sostenere i costi medici, ma il punto risiede appunto nella volontà del diretto interessato di smetterla con la bottiglia: questo, è un problema parecchio complicato stando a quanto si apprende.



Fabian O’Neill era arrivato in Italia nel 1995, acquistato dal Cagliari: nei cinque anni in Sardegna ha fatto vedere cose meravigliose, tanto che la Juventus (che all’epoca veniva da tre scudetti e tre finali consecutive in Champions League) se lo era accaparrato nel 1999, lasciandolo in rossoblu per un’altra stagione e poi portandolo a Torino. Nei piani della dirigenza e di Carlo Ancelotti, O’Neill sarebbe dovuto essere il vice-Zidane e prenderne poi il posto, visto che all’epoca si ventilava già che il francese non sarebbe rimasto a lungo (infatti sarebbe stato venduto nel 2001, al Real Madrid); l’uruguaiano però giocò un anno e mezzo senza lasciare tracce – venne mandato a Perugia – e con una forma fisica ben lontana dalla perfezione. Una grande occasione mancata: tornato a Cagliari in Serie B, non toccò mai il campo e tornò al Nacional Montevideo, smettendo definitivamente con il calcio a soli 29 anni. Sarebbe potuto essere un giocatore totalmente diverso, purtroppo è stato lui stesso a scegliere diversamente e adesso rischia addirittura la vita, a 46 anni.

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