A I Fatti Vostri la drammatica storia di Fabio Campagnola, un italiano che è stato ucciso in Brasile da un uomo, freddato con una pistola davanti ad un locale. Il programma di Rai Due ha incontrato i fratelli della vittima: “Lui stava parlando con la moglie dell’assassino – racconta Cinzia – dicendo che non poteva mettere il carrello ambulante di fronte ai tavolini della gelateria se non avesse avuto i permessi. Non sappiamo cosa gli abbia detto per farlo arrivare così inferocito”. Nicola Campagnola, altro fratello della vittima, ha aggiunto: “Il killer era un ex militare, ma non era una persona conosciuta”.



Ma come hanno saputo della morte di Fabio? “Mio nipote che vive là – ha ripreso la parola Cinzia – ha chiamato Nicola, poi mi ha chiamata mio cognata dal Brasile e mi ha detto che l’avevano ammazzato, mi ha detto che cosa era successo”. La zona dove Fabio viveva non era pericolosa: “Io sono stato nel 2018 a trovare mio fratello, poi la zona del Brasile dove stava lui è diventata più bella e ricca, mai successo nulla, mia mamma era andata lì anche con bimbi piccoli, mai sentito nulla di quel genere”, ha spiegato il fratello, mentre la sorella Cinzia ha aggiunto: “Aveva lasciato l’Italia da 11 anni, lui amava quel posto, c’erano i suoi sogni, la sua gelateria”.



FABIO CAMPAGNOLA, UCCISO IN BRASILE: “ERAVAMO SEMPRE IN CONTATTO, LONTANI MA VICINI”

Fabio Campagnola e il fratello Nicola si sentivano spesso: “L’ultima volta l’ho sentito a capodanno, quando ero a cena con gli amici che erano anche i suoi partiva la videochiamata: eravamo distanti ma sempre vicini”. Cinzia ha aggiunto: “Chiediamo alla giustizia che il caso di mio fratello non venga lasciato morire. Purtroppo in Brasile c’è tanta corruzione ma non deve funzionare così. Lei è agli arresti ai domiciliari mentre lui è un carcere militare”.



Il motivo del gesto? “Le autorità non ci hanno mai dato una risposta – ha detto Nicola – lui voleva far passare il gesto per legittima difesa, le immagini parlano da sole”. Cinzia ha aggiunto: “Purtroppo i figli hanno visto queste immagini, e anche mia mamma le ha viste. E’ stata una cosa troppo grande. Per fortuna mio nipote di 10 anni non era in gelateria quel giorno”. La sorella della vittima ha concluso: “Noi chiediamo all’Italia di pensare al caso di mio fratello perchè da soli non andremo da nessuna parte”.