Fabio Cannavaro, ex bandiera della Juventus, campione del mondo con la nazionale nel 2006, e Pallone d’Oro nello stesso anno, è intervenuto nelle scorse ore per dire la sua sulla questione coronavirus. Una voce autorevole in quanto il buon Fabio è l’allenatore della squadra del Guangzhou Evergrande in Cina, ed ha vissuto quindi sulla sua pelle l’epidemia nel focolaio iniziale. Parlando in diretta su Instagram con l’imprenditore digitale Marco Montemagno, e con un’altra ex stella del calcio italiano come Ciro Ferrara, Cannavaro ha spiegato: “Finché non ci sarà il controllo del virus, io la vedo molta dura”. L’ex difensore si dice quindi molto scettico sulla Fase 2 italiana, che dovrebbe iniziare nel giro di un paio di settimane: “In Cina hanno preso misure straordinarie da gennaio e ancora non si vede la luce. Entro maggio proveranno a riaprire le frontiere e le aziende. In Europa e negli Stati Uniti ci vorrà molto più tempo”.

FABIO CANNAVARO: “SE NON SI RIDUCONO I CONTAGI E UN PROBLEMA DI TUTTI”

Si parla quindi della querelle fra le regioni del nord e del sud, alimentata in queste settimane dai governatori di Campania, Lombardia e Veneto, De Luca, Fontana e Zaia. Cannavaro si sente di schierarsi al fianco del numero uno dei campani, la sua terra d’origine: “Wuhan l’hanno chiusa per tre mesi e nessuno usciva dalla città. E’ fondamentale riaprire poco alla volta. A Milano si devono chiudere in casa. Ci devono essere regole dure come quelle introdotte da De Luca, il numero uno. I napoletani fino a questo momento stanno rispondendo alla grande”. Quindi Cannavaro sottolinea: “Se quello che sta succedendo a Milano fosse capitato in una città del Sud, apriti cielo. E’ successo a Milano, siamo tutti con i milanesi e i bergamaschi, siamo tutti italiani. Ma se non si riducono i numeri dei contagi, è un problema per tutti quanti…”. Di seguito potete trovare il video con l’intera chiacchierata fra Cannavaro, Ferrara e Montemagno.