Fabio Cannavaro è l’ultimo capitano della Nazionale italiano che ha alzato il più importante titolo a livello mondiale al cielo. Stiamo parlando del Mondiale 2006, vinto dall’Italia con Fabio Cannavaro con la fascia da capitano e Marcello Lippi in panchina. Quella squadra presentava campioni assoluti con Alex Del Piero o Francesco Totti, stelle rispettivamente di Juventus e Roma, senza dimenticarsi chiaramente dei milanisti Nesta, Pirlo ed Inzaghi oppure Luca Toni, bomber della Fiorentina e Gianluigi Buffon, unico ancora in attività di quella magica nazionale.

Coppa alzata al cielo e competizione giocata a livelli impressionanti: questo il biglietto da visita di Fabio Cannavaro che vinse il Mondiale 2006 con la sua Italia, dopo aver vinto, a livello giovanile, gli Europei 1994 e 1996 in Francia ed in Spagna. Dopo il Mondiale, la trattativa che lo portò lontano dall’Italia: Real Madrid ed il pallone d’oro vinto sul finire del 2006, decisamente il suo anno. Intervistato dai colleghi de ‘Il Mattino‘, Fabio Cannavaro ha esordito parlando di Di Lorenzo nuovo capitano del suo Napoli: “Conta esserlo in campo. È lì che devi essere serio, carismatico, consapevole sempre di quello che fai. Quello che conta è il rispetto: che devi pretendere da tutti e che per avere devi dare a tutti. Ed è per questo che Di Lorenzo è il capitano perfetto”.

Fabio Cannavaro: “Obiettivo? Voglio allenare”

Parla del futuro l’ex capitano, storico, della nazionale vincitrice del Mondiale 2006 di Marcello Lippi: “Adesso ho una voglia matta di tornare in panchina. In Europa o ovunque mi chiamino”, freme quindi Fabio Cannavaro che poi parla del campionato italiano: “Il Milan ha lo scudetto sul petto che dà entusiasmo e una euforia che può farlo volare. Poi l’Inter è forte, c’è Lukaku. Anche se i cavalli di ritorno sono sempre una grande incognita”. Poi esprime un pensiero su Angel Di Maria, acquisto della Juventus di Max Allegri: “È un genio, vede cose che gli altri non vedono. E attendo curioso Pogba“.

Non manca ovviamente il suo Napoli all’interno del campionato italiano:Respiro l’insofferenza dei tifosi, non voglio neppure immaginare cosa succederà se il Napoli non dovesse partire con il piede giusto. Mancano un po’ di gol: Insigne ne garantiva e Mertens pure dava un contributo che adesso non vedo. Kvara? è un acquisto mirato. Il Maradona ha bisogno di calciatori che sappiano accendere, infiammare i cuori, un po’ come Osimhen“. Cannavaro conclude poi sul arbitraggio femminile, schierandosi dalla parte della meritocrazia: “Quando giochi non vedi il sesso di chi ti arbitra. Vuoi solo che abbia personalità e sia bravo. È l’unica cosa che conta”.