Dal coprifuoco all’andamento della curva di contagi, Fabio Ciciliano a tutto tondo ai microfoni di Huffington Post. Partendo dal dossier coprifuoco, il membro del Comitato tecnico scientifico ha spiegato che al momento non esistono studi scientifici in grado di indirizzare verso il mantenimento o la modifica dei diversi orari di inizio delle restrizioni alla circolazione: «È chiaro che le restrizioni limitano la circolazione delle persone e quindi se ci sono meno persone in giro c’è meno capacità di trasmettere il virus».



Fabio Ciciliano ha spiegato che l’andamento dell’epidemia è in costante miglioramento, mentre sull’ipotesi di far slittare il nuovo orario del coprifuoco di una settimana cambia poco: «Bisogna valutare l’impatto delle riaperture già effettuate. Auspico che le condizioni migliorino via via sempre di più col trascorrere dei mesi per consentire le riaperture delle attività produttive purtroppo al momento ancora chiuse».



FABIO CICILIANO: “NO AL LIBERI TUTTI”

Fabio Ciciliano

si è poi soffermato sui cambiamenti in vista per il sistema a colori, a partire dalla rivisitazione dei parametri di monitoraggio. Una delle ipotesi in campo è quella di sostituire all’Rt di trasmissione l’Rt ospedaliero: «Il rischio di oggi non è quello di ottobre, quando la campagna vaccinale non era iniziata, e il calcolo dell’indice Rt dei casi ospedalieri presenta due indubbi vantaggi: è meno sensibile alle fluttuazioni dei positivi calcolati sui tamponi effettuati e dà una valutazione più immediata dell’impatto sui sistemi sanitari regionali». Nel corso dell’intervista, il membro del Cts ha ribadito che l’Italia non può ancora concedersi il liberi tutti, anche perché la campagna vaccinale non ha ancora offerto una copertura importante della popolazione italiana, a differenza di quanto già accaduto in Regno Unito e Israele. Fabio Ciciliano ha poi commentato l’ipotesi di correre gli stessi rischi della scorsa estate: «Mi auguro di no. Quest’estate, a differenza dell’anno scorso, abbiamo l’arma della vaccinazione e, soprattutto, la responsabilità di ognuno di noi che ha imparato i giusti comportamenti da tenere per evitare nuove impennate».