Si è conclusa, non si sa se per sempre, l’esperienza di Fabio Fazio in Rai. Ieri sera è andata in ondata l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa e l’occasione è stata propizia per lo storico conduttore del terzo canale di fare i ringraziamenti. “Ringrazio tutti i colleghi della Rai, de L’Officina, il trucco il parrucco, tutti. Vorrei anche dire grazie a quelli che in questi giorni si sono fatti sentire”, le parole rilasciate con evidente commozione, esprimendo poi un ringraziamento particolare “a Rosanna Pastore e Silvia Calandrelli che hanno cercato in questi mesi fino all’ultimo una soluzione, cercando segnali da Marte che non sono arrivati”.
Poi Fazio ha aggiunto: “La Rai è la tv di tutti e anche la mia e non posso che volerle enormemente bene. In questi giorni, esattamente 40 anni facevo il mio provino da imitatore e incredibilmente mi hanno preso”, ricordando così quel giorno: “A quel provino c’era Bruno Voglino da cui tutto è iniziato e a lui voglio indirizzare l’ultimo grazie. Andai a fare l’imitatore a Pronto Raffaella la sigla si chiamava Fatalità e io mi sentivo lì proprio per fatalità. Il grazie più grande poi lo voglio indirizzare al pubblico. Sono stati 40 anni bellissimi“.
FABIO FAZIO, RINGRAZIAMENTI FINALI A CTCF, E MICHELE SERRA…
E della Rai e dell’addio di Fabio Fazio, anche se senza mai nominare direttamente la vicenda, ne ha parlato anche Michele Serra, che come sempre ha tenuto un monologo in apertura di puntata: “Topo Gigio, il Quartetto Cetra, Tognazzi e Vianello erano uno di sinistra e uno di destra? – si domanda – e per avvicinarsi ai giorni nostri di che partito sono Amadeus, Fiorello, Mara Venier, Vespa lo ha messo Cavour quindi è della destra storica?”, per il giornalista “è un discorso cretino, perchè è difficile spiegare con la politica una storia che solo in parte lo è. Il lavoro delle persone per fortuna è più forte, nessuno si è mai chiesto in passato se Topo Gigio fosse di destra o di sinistra ma ora invece tutti si chiederebbero a che partito apparterrebbe’. E’ giunto il tempo di una riflessione – conclude Serra – la Rai è dello stato non dei partiti, l’atmosfera rimarrà tossica ora ed è grave perchè ci lavora anche tanta gente per bene”.