Fabio Fazio, che qualche mese fa ha acquistato la fabbrica di cioccolato Lavoratti 1938 di Varazze, in provincia di Savona, sta pensando di lasciare la televisione per dedicarsi a qualcosa di meno impegnativo. Ad ammetterlo è stato il conduttore di “Che tempo che fa” stesso a Cook, il mensile di cucina del Corriere della Sera. “Condurre una trasmissione come la mia è come pilotare un aereo, è una prestazione atletica, sei in tensione continua per tenere il ritmo. Se l’intervista è noiosa è colpa tua, guardi tutto, non sono consentite distrazioni”.



Per uno degli uomini più amati del piccolo schermo, dunque, potrebbe essere arrivato il momento di andare in pensione. “A ottobre sono 40 anni di tv e 20 di “Che tempo che fa”, comincio a sentire la fatica, avverto la voglia di pensare ad altro”, ha ammesso. Un ultimatum, comunque, non c’è stato. “Beh un pensiero sul futuro va fatto, non voglio stare a 80 anni in tv. Vediamo”. Al momento ne ha soltanto 58, per cui c’è tempo per pensarci.



Fabio Fazio, da tv a fabbrica di cioccolato: l’acquisizione della Lavoratti 1938

Nel corso dell’intervista, Fabio Fazio ha parlato anche dell’acquisizione della fabbrica di cioccolato Lavoratti 1938 di Varazze, avvenuta durante la pandemia di Covid-19. “È stata una scelta emotiva”, ha spiegato. Il conduttore, quando era bambino, proprio in quel luogo infatti era solito mangiare i dolcetti. “Io e il mio socio Davide Petrini ci siamo costruiti, lì dentro, il nostro recinto di serenità. Quando sento quel profumo dappertutto… È difficile che qualcosa dia più felicità di mangiare pane e cioccolata”.



Il cibo, dunque, è una sua passione, ma di cucinare non vuole saperne. “Zero, sono la negazione assoluta, potrei morire di fame. Tutto quello che è pratico non è il mio forte. Se ci ripenso non ho neanche avuto il tempo di imparare, sono passato dal liceo alla televisione. L’unica cosa che mi preparavo quando vivevo a Roma era la pasta al tonno”, ha ricordato.