Un Fabio Fazio tutt’altro che arrendevole quello visto nell’ultima intervista sul Fatto Quotidiano dove i “nemici” principali delle sue invettive hanno pure cognomi molto simili: Salini – inteso come l’amministratore delegato Rai – e Salvini, l’attuale leader della Lega. Il pomo della discordia è sempre il programma “Che tempo che fa” dopo che l’ultima norma Rai voluta dall’ad e votata dal Cda impone l’impossibilità di essere conduttore e produttore di un programma allo stesso tempo. Proprio quello che è Fabio Fazio con lo storico programma iniziato su Rai 3, transitato su Rai 1 due anni fa e da quest’anno ritornato su Rai 2: «Trovo ogni limite superato. Qui entriamo nel campo dell’inaccettabile: da tempo mi viene riservato un trattamento che non ha eguali né precedenti», attacca il conduttore ex di Quelli che il Calcio. «Tre anni fa, quand’ero già serenamente avviato altrove e la Rai mi chiese di restare. Mi scappò detto che la politica non doveva più entrare nella tv», spiega Fazio ricordando come da quel momento è iniziata la vera guerra in casa Viale Mazzini «quella mia frase fu letta come una questione personale. Uno stillicidio continuo, un linciaggio senza eguali né giustificazioni».
GLI ATTACCHI DA SALVINI E…
Il Fatto spinge nel “celebrare” questa norma come “anti-Fazio”, difendendo a spada tratta il conduttore e ribadendo come il vero “nemico” sia Fabrizio Salini, ad nominato ai tempi del Governo Lega-M5s: stava per andare a Sky e Discovery, ma poi è rimasto ma non esclude che qualcosa possa cambiare nell’immediato futuro «Sono stufo di dovermi difendere per il mio lavoro anche perché “mi dicono che il mio programma è interamente coperto dalla pubblicità». Fazio attacca direttamente «se vogliono farmi la guerra, che me lo dicano…». Il conduttore di Che Tempo che Fa contesta la nuova policy per limitare il potere degli agenti degli artisti e incentivare l’utilizzo delle risorse interne scelto dalla Commissione di Vigilanza e votata dal Cda Rai: «voglio essere trattato da professionista che lavora in Rai. Ho un contratto ancora per un anno e sto lavorando a un nuovo progetto per Rai3: una storia agiografica della tv per il 2021-’22. Ma non è scontato il prolungamento del contratto oltre la scadenza del ’21». Chiosa finale sull’altro “nemico” storico, ovvero Salvini: «Prima del mio arrivo Rai1 faceva in media il 15,19%: con me il 16,3 il primo anno e il 15,49 il secondo. Ma solo nel 2018-’19 ho subito 120 attacchi dall’ex ministro dell’Interno», sottolinea Fazio, ribadendo «per l’esattezza sono 123 ma se vieni attaccato dal capo del Viminale, hai una vita normale e due figli da portare a scuola, non sai mai chi sono i seguaci del ministro».