Termina agli ottavi di finale il cammino alle Olimpiadi di Tokyo 2020 di Fabio Fognini, eliminato in tre set dal numero 2 ATP Daniil Medvedev. Non bastasse la sconfitta, il tennista ligure è finito nell’occhio del ciclone per alcune dichiarazioni omofobe nel corso del match contro il russo. La sfida, che ha portato l’italiano oltre ogni limite e tensione agonista, è infatti finita nella bufera dopo che lo stesso “Fogna”, dopo un errore in battuta, ha sbottato urlando: “Sei un frocio, sei un frocio”. Parole sopra le righe e oltre i limiti consentiti, uno sfogo che ha fatto storcere il naso al popolo del web che ha accusato il tennista di omofobia. Le parole, rimbombate nel silenzio del match, erano rivolte a se stesso.



“Sei un frocio, perché devi tirarle sopra la rete?” le dure parole di Fognini che, nonostante non se la stesse prendendo con l’arbitro o con l’avversario, è finito in un vero e proprio shit storm sui social. Il tennista, che non di certo un volto nuovo alle reazioni sopra le righe, avrebbe sicuramente potuto sfogarsi in qualsiasi altro modo, ma le parole che riecheggiano sul campo di Tokyo sono di certo il messaggio d’addio più pesante per il campione italiano.



FABIO FOGNINI E LE SUE REAZIONI SOPRA LE RIGHE

Le parole alle Olimpiadi di Tokyo, la vetrina più importante per uno sportivo, sono solo le ultime che finiscono al centro della polemica per il tennista ligure che in passato ha fatto arrabbiare interi popoli. È il caso del match a Wimbledon di due anni fa contro Sandgren, quando Fognini nel corso della sfida pronunciò una frase scioccante: “Ma è giusto giocare qua? Maledetti inglesi, scoppiasse una bomba su questo circolo. Una bomba deve scoppiare”. In quell’occasione l’atleta venne multato di 10mila sterline.

Altro sfogo che ha fatto il giro del mondo è quello avvenuto ad aprile a Barcellona, dove ad attenderlo c’è stata una squalifica nella sfida contro Bernabé Zapata. In quella occasione Fogna se la prese col giudice di linea che non passò sopra le offese dell’italiano dandogli la sconfitta a tavolino.