La prima parte della puntata odierna de La Volta Buona è stata ampiamente dedicata alla fede, in diversi suoi aspetti; il tema è stato impreziosito dalla presenza di Fabio Marchese Ragona, noto vaticanista che vanta un rapporto davvero speciale con Papa Francesco. Il giornalista ha avuto l’opportunità recente di collaborare con il Santo Padre per la realizzazione di una sua autobiografia, venendo così a conoscenza di aneddoti e curiosità di vita incredibili.



Fabio Marchese Ragona è partito dalle ragioni che lo hanno spinto ad immergersi in questo progetto: “Un po’ la curiosità giornalistica di sapere dov’era Papa Francesco quando l’Argentina ha vinto il mondiale, o quando è scoppiata la seconda guerra mondiale o ancora quando è caduto il muro di Berlino”. Il vaticanista ha poi aggiunto un aneddoto nel merito della collaborazione per l’autobiografia: “Se mi ha mai telefonato mentre ero al mare? Abbiamo fatto diversi incontri per scrivere il libro e lui mi raccontava la sua vita; gli mandavo capitolo per capitolo e lui mi chiamava per le correzioni ed è capitato che mi chiamasse anche mentre ero al mare”.



Fabio Marchese Ragona, l’aneddoto di Papa Francesco: “Per una settimana non riuscì a pregare…”

Le parole di Fabio Marchese Ragona trasudano ammirazione per il ruolo di Papa Francesco e soprattutto per la sua essenza, vicina alle persone comuni. “E’ il leader morale più importante al mondo ma ha una semplicità unica, rara. Mi ha raccontato anche di come è nata la sua vocazione. Erano gli anni ‘50, andava con degli amici ad una festa e passando per una chiesa decise di fermarsi e da lì è partito tutto. Alla mamma non aveva detto nulla, disse di che stava studiando medicina… Era una bugia bianca”. Il vaticanista ha poi raccontato un particolare retroscena del passato riguardante il Santo Padre: “Aveva avuto una fidanzata prima di decidere di diventare sacerdote, poi entra in seminario e, al matrimonio di uno zio, mi ha raccontato di aver preso una sbandata per una ragazza: ‘Per una settimana non riuscivo nemmeno più a pregare’. Il giornalista ha poi aggiunto: “Lui vuole parlare ai giovani e dire cosa ha visto nella sua vita, molti di quelli che hanno letto il libro hanno detto di sentirlo più vicino”.

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