Fabio Marchese Ragona è intervenuto durante la diretta di Diario del giorno, in onda su Rete 4, mentre si stava parlando della questione della madonna di Trevignano e della veggente Gisella che, dopo il clamore mediatico, è scomparsa nel nulla. Sulla questione si muove con cautela, sostenendo che “bisogna sempre aspettare il pronunciamento ufficiale della chiesa. C’è il Vescovo che ha annunciato un’indagine e bisogna aspettare il suo parere. Mi spiace per tutte le persone che si fidano”, spiega Fabio Marchese Ragona, “ed è vero che la situazione genera fede e grazia, ma bisogna stare attenti”.



Fabio Marchese Ragona: “La società ha perso i valori religiosi”

Continuando a parlare della questione della madonna di Trevignano ed, in particolare, della veggente scomparsa, Fabio Marchese Ragona spiega che la cosa più importante è “aspettare che la chiesa si pronunci per capire veramente cosa succede là. Per il resto sono solo ipotesi e si deve parlare con il condizionale”, soprattutto quando si mette in dubbio la posizione di Gisella, “perché non possiamo attaccare la veggente, e dobbiamo stare attenti. I seguaci che raccontano di quello che hanno subito, se sono convinte di qualcosa, devono denunciare“.



“Ci sono tanti casi di santoni e persone che si dicevano toccate nella profondità dello spirito”, spiega ancora Fabio Marchese Ragona, “che hanno approfittato della credulità della gente disperata, lucrando sulle malattie e sull’ignoranza, molto spesso, e che si sono arricchite, e poi sono scappate”, ma il caso di Trevignano potrebbe essere diverso. Più avanti nella trasmissione, invece, il tenore della discussione è cambiato, passando all’attualità della religione e del credo nella società. “Abbiamo un’Europa che vuole cancellare il natale”, spiega, “il presepe non si può più fare e anche per il crocefisso a scuola ci sono problemi… Questi sono i sintomi di una società che va verso il precipizio, che non ha più valori, che non ha più interesse nel dare quei valori ai bambini, la chiesa domestica che va morendo perché gli anziani scompaiono e quella chiesa fatta di preghierine che ti insegna la nonna non c’è più. Si va verso questa società muta”, conclude Fabio Marchese Ragona, “dove non si può più dire nulla sennò qualcuno si offende”.

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