Fabio Negro è l’autore di Taliani! Avventurieri ed esploratori italiani nell’opera di Emilio Salgari, uscito da poco per Santelli Editore. Noto studioso dell’opera salgarina ha raccontato diverse volte in passato i personaggi di questo splendido artista che spera possa essere rivalutato anche a livello scolastico. Eccolo qui di seguito nella nostra intervista.
Il suo libro con quale obiettivo nasce?
Il mio lavoro nasce con l’intento di dimostrare nuovamente come l’attività divulgativa di Emilio Salgari fosse estremamente precisa e documentata. Ho ritenuto di raccogliere questi personaggi italiani disseminati in tutta l’opera dell’autore veronese e di scandagliarne le identità per comporre un mosaico variegato in cui si trovano ispirazioni illustri, autoritratti nascosti e perfino quello che si può dire il primo Carosello della storia.
Emilio Salgari è sicuramente un patrimonio della nostra cultura, come pensa si possa rilanciare tra i giovani?
È, a mio avviso, essenziale che entri nelle scuole. Nel 1897, Emilio Salgari venne nominato dal Re, Cavaliere della Corona d’Italia, per il merito di aver saputo “istruire dilettando”. Credo sia una cosa fondamentale per i giovani imparare qualcosa mentre si divertono. Con un buon romanzo di Salgari, si possono apprendere nozioni e curiosità di ogni materia: storia, geografia, botanica, biologia, cultura delle società.
Da dove nasce la sua passione per questo autore?
Lo devo al mio papà e allo sceneggiato “Sandokan” con Kabir Bedi. Sono poi venuti i libri, gli studi. Salgari ha condizionato tutta la mia vita, e sono lieto di questo.
Chi sono i marinai, gli avventurieri ed esploratori italiani nelle sue opere?
In qualche modo sono un po’ il riflesso dei sogni di Salgari: gente che si è stufata della routine domestica ed è partita alla ventura verso paesi lontani in cerca di emozioni. Ma sono talmente tanti, che ognuno ha una sua storia che meritava di essere raccolta.
(Matteo Fantozzi)