CHI È FABIO PINELLI, NUOVO VICEPRESIDENTE CSM ELETTO CON 17 VOTI

Fabio Pinelli è il nuovo vicepresidente del CSM: lo ha eletto nella mattinata di oggi il plenum del Consiglio Superiore di Magistratura, presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Capire chi è e da dove provenga Fabio Pinelli in realtà è materia divenuta nelle scorse ore già piuttosto sviluppata in quanto il candidato togato in “quota Lega” era dato nella terna di nomi per ereditare la poltrona di David Ermini. Eletto al terzo scrutinio con 17 voti (contro i 14 per Roberto Romboli, togato in quota Pd, 1 scheda bianca) Pinelli era per l’appunto il candidato della Lega, eletto membro laico del CSM solo la scorsa settimana.



Avvocato penalista del foro di Padova, Pinelli è divenuto famoso in ambito politico per aver difeso, tra gli altri, l’ex sottosegretario leghista Armando Siri e l’ex responsabile della comunicazione sui social di Salvini, Luca Morisi. Con l’elezione di Fabio Pinelli il Centrodestra torna ad occupare la casella della vicepresidente CSM (come noto, il Presidente è il Capo dello Stato per Costituzione) dopo due consiliature successive dove invece era appannaggio del Centrosinistra.



CSM, IL DISCORSO DI PINELLI APPENA ELETTO E GLI AUGURI DEL PRESIDENTE MATTARELLA

«Sono onorato dell’incarico e del ruolo che mi avete riconosciuto. Una grande emozione. Una gravosissima responsabilità»: lo ha detto Fabio Pinelli pochi secondo dopo l’annuncio dell’elezione a nuovo vicepresidente del CSM, ammettendo di non aver preparato alcun discorso in quanto «sarebbe risultato inopportuno e poco rispettoso dei miei colleghi che mi sfidavano legittimamente alla vicepresidenza». «Orienterò ogni mio comportamento nell’interesse del Paese con la guida e il faro del presidente della Repubblica», ha aggiunto il neo-vicepresidente, che promette «Anche a chi non mi ha votato dovrò garantire ascolto perché il comportamento del Csm sia orientato sempre a scelte condivise e meditate, secondo le diverse posizioni di ciascuno».



Fabio Pinelli ha voluto al termine del discorso “a braccio” citare l’esempio e le parole del magistrato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” morto a 28 anni assassinato dalla Stidda (la Magia agrigentina): «“Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma quanto siamo stati credibili”, questo diceva Livatino, proclamato beato il 9 maggio 2021, ebbene Cerchiamo di essere credibili, trasparenti, mai obliqui nell’interesse supremo del Paese». Pochi istanti prima il Presidente della Repubblica Mattarella aveva fatto i suoi personali auguri a Fabio Pinelli per il nuovo ruolo, rivolgendo al plenum CSM le seguenti indicazioni: «Auguri al vicepresidente neo eletto, certo che saprà affrontare con senso istituzionale e con spirito collaborativo le funzioni rilevanti cui è chiamato. Sono certo che il Consiglio, con la sua conduzione, affronterà con obiettività e concretezza anche le questioni più complesse che di volta in volta gli saranno sottoposte». Mattarella ha rivolto a Pinelli l’intento di «favorire la coesione dell’attività del Consiglio. L’adozione di delibere condivise, ne rende più efficace ed autorevole il percorso». Con l’elezione di Pinelli a vicepresidente CSM, conclude il Capo dello Stato, «Sono certo che ogni consigliere conti di svolgere il proprio ruolo con piena lealtà verso le istituzioni. Il ruolo di componente del Consiglio superiore interpreta una funzione di garanzia e al contempo di grande responsabilità ed equilibrio tra i poteri costituzionali. Componenti togati e non togati – ha concluso Mattarella – si distinguono soltanto per la loro provenienza, ma hanno le medesime attribuzioni nella gestione della complessa attività che è a loro rimessa».