Incubo finito per Fabio Quagliarella. E’ stato, infatti, arrestato lo stalker dell’attaccante della Sampdoria, Raffaele Piccolo, 54 anni, accusato di stalking, calunnia e sostituzione di persona. La Corte d’Appello di Napoli ha condannato l’ex agente della polizia postale a quattro anni e otto mesi di carcere che dovrà scontare in un penitenzario protetto. L’incubo di Fabio Quaglieralla iniziò nel 2010 quando, per un problema al cellulare, il calciatore si rivolse a Raffaele Piccolo. Da quel momento, però, il calciatore fu coinvolto in una serie di voci su commistioni con la camorra, festini, tradimenti. Come riporta La Stampa, quelle voci erano false ed era state create dallo stesso Piccolo che inviava lettere alla sede del Napoli, all’epoca società di Quagliarella.



FABIO QUAGLIARELLA, ARRESTATO LO STALKER RAFFAELE PICCOLO

Dopo sette anni, l’incubo di Fabio Quagliarella è finito. Per lo stalker, la permanenza del calciatore al Napoli durò una sola stagione. Nonostante le denunce che Quagliarella presentava puntualmente a Raffaele Piccolo, quest’ultimo non le trasmetteva facendo cadere tutto. Dopo una serie di denunce, Fabio Quagliarella, nel 2010, decise si rivolgersi direttamente alla Procura che cominciò ad indagare scoprendo quello che Piccolo faceva. I tifosi del Napoli, successivamente, scoperta la situazione in cui Quagliarella era stato coinvolto, lo omaggiarono con applausi e manifestazioni d’affetto sostenendo la sua battaglia contro lo stalker. Cosa che accade ancora oggi nonostante il calciatore indossi un’altra maglia.

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