I più grandi successi di Fabio Concato
Fabio Concato è uno dei cantautori italiani che ha segnato la storia della musica negli anni ’80. Classe 1953 e figlio di un musicista jazz, nasce con la passione per la musica, parte integrante della sua famiglia. A metà degli anni ’70 inizia a cimentarsi con i cabaret, poi nell’82 pubblica il suo primo album: “Fabio Concato” e ottiene un enorme successo soprattutto per la hit “Domenica bestiale”. Negli anni ’80 viene definito “cantautore dell’intimità” perché racconta storie quotidiane, speranzose e nostalgiche. In quegli anni esce anche il suo secondo album che contiene altri brani di grande successo come: Fiore di maggio, Ti ricordo ancora e Rosalina.
Continua a scrivere brani e partecipa al Festival di Sanremo nel 2001 con “Ciao Ninin” e nel 2007 con “Oltre il giardino” ma ben presto si rende conto che i gusti musicali dei giovani sono cambiati e a parte la sua “Domenica bestiale”, le sue canzoni vengono per lo più apprezzate da un pubblico conoscitore e amante di quel genere musicale. Nonostante l’età, Fabio Concato continua ad esibirsi e non riesce a non cantare e fare musica per più di due giorni, anche se a volte gli capita di sentirsi stanco.
Fabio Concato oggi, la famiglia, le dichiarazioni e la critica ai social
Fabio Concato è sposato dal 1967 con Elisabetta Pesarese e insieme hanno avuto una figlia: Carlotta Concato. Non sappiamo molto della sua famiglia perché tutti, incluso il cantautore, sono molto riservati e questo è dovuto anche all’astio che Concato serba nei confronti del web e dei social. Al giornale Notizie Musica, il cantautore aveva dichiarato: “Io non amo le tecnologie, lascio che siano degli altri a gestire le mie pagine. I social mi mettono ansia e inquietudine. Penso che il web, se non usato bene, sia ricco di pericoli e credo che ci abbia un po’ trasformato, cambiato i nostri rapporti. Capita a volte di rispondere con una faccina, di non saper più scrivere e tutto questo, un po’, mi spaventa”.
Al di là dei social però, Fabio Concato ama ancora molto il suo pubblico, a cui non rinuncia nonostante le fatiche e l’età: “Mi sorprende ancora la voglia che sento ogni volta che salgo su un palco. Ecco, forse accuso un po’ troppo le trasferte perché alcune sono davvero lunghe e illogiche geograficamente. Quella fatica inizio un po’ a sentirla. Se sto a casa più di due giorni però, al terzo inizio a guardare i bagagli come se dovessi andare dall’amante. Non credo che sia così per tutti i colleghi”.