FABIO ROVAZZI OGGI OSPITE A “VERISSIMO”

Fabio Rovazzi sarà ospite questo pomeriggio nella puntata del sabato di “Verissimo”: il 29enne youtuber e cantante milanese infatti sarà nuovamente protagonista negli studi televisivi di Canale 5, come già accaduto in passato, e nella lunga intervista concessa in esclusiva alla padrona di casa, Silvia Toffanin, parlerà ovviamente non solo dei suoi prossimi impegni professionali e del nuovo singolo “Niente è per sempre”, uscito proprio ai primi di quest’anno e di cui si è scritto e detto molto, ma anche della propria vita privata dopo la rottura con la storica compagna Karen Koleshi e i rumors degli ultimi tempi di alcuni siti di gossip sulla presunta, nuova fiamma.



Il primo singolo di rilievo del 2023, per quanto riguarda la scena italiana, infatti è firmato proprio Fabio Rovazzi: pubblicato oramai lo scorso 3 gennaio e in heavy rotation già da qualche settimana nelle principali radio, “Niente è per sempre” è un brano che nasconde dietro diversi significati e che, tra provocazioni e forse qualche riferimento al personale, sembra riprendere quel discorso artistico che lo youtuber nato a Milano aveva lasciato in sospeso con i precedenti lavori. Infatti il nuovo singolo arriva a sei anni dall’ultimo brano realizzato come solista: da allora sempre featuring, peraltro di successo, e questo può essere il segno anche di una piccola svolta. Tanto che qualcuno ci ha visto una riflessione sull’italiano, con tanto di… elmo di Scipio utilizzato nell’artwork e nella promozione social del brano.



‘NIENTE E’ PER SEMPRE’: COME NASCE IL SINGOLO DI ROVAZZI

Il singolo di Fabio Rovazzi, scritto con Davide Simonetta, in arte D-Whale, e Paolo Antonacci (entrambi collaboratori pure di Fedez, aspetto da non sottovalutare alla luce del riavvicinamento verificatosi negli ultimi mesi tra lui e il collega…) nasce dalla voglia del diretto interessato di raccontare la contemporaneità: “Stiamo vivendo un periodo storico incredibile eppure nessuno lo racconta nelle canzoni” si era lamentato Rovazzi in una intervista concessa qualche settimana fa al Corriere della Sera, spiegando anche che le cose che non sono per sempre sono le persone che ha perso (il papà ma anche i nonni) ma pure “i momenti spensierati dell’infanzia, quelli in cui non ti rendi nemmeno conto di essere felice”. E sulla scelta di non fare video, a differenza del passato, ha ammesso che voleva “un brano solo da ascoltare, non ci sarebbe un valore aggiunto nello spiegare con immagini quello che raccontano le parole, e poi i video non vanno più…”.



Pensiero questo sui videoclip peraltro ribadito nel corso di un’altra intervista, questa volta concessa sulle frequenze di RTL 102.5, affermando che “avrebbe svalorizzato il testo” pur promettendo che in futuro tornerà ad affidarsi ancora al racconto per immagini. “Questo singolo è molto diverso dai miei lavori precedenti, ha un testo più tagliente e dico ‘Dell’elmo di Scipio nessuno sa niente’ perché mi fa riflettere il fatto che, nonostante cantiamo il nostro inno, spesso non conosciamo il significato delle parole che pronunciamo”. Non solo: a detta di Rovazzi, era tempo di concentrarsi meno sulla leggerezza dei brani e percorrere strade nuove o comunque mai tracciate, grazie alla collaborazione con Antonacci e Simonetta. “Rientro nella bolla della musica leggera e divertente, questa canzone non è stata una cosa programmata o strategica. È un pezzo liberatorio e lo considero un passo in avanti per la carriera” ha aggiunto, scherzando sul fatto che la campagna social impostata su feed di cose che non ci sono più aveva portato la madre a pensare che “mi avessero hackerato il profilo, la sua reazione è stata divertente”.