L’attore Fabio Testi si è raccontato, ripercorrendo la sua lunga carriera partita come controfigura e stuntman, sulle pagine di Specchio, l’inserto domenicale del quotidiano La Stampa. Non a caso, infatti, parte proprio dalla primissima pellicola, che lo consacrò al cinema italiano, ovvero ‘Giardino dei Finzi Contini‘ di Vittorio De Sica. “I primi giorni sul set”, ricorda in merito a quell’esperienza, “ero molto arrabbiato“.

Fabio Testi, infatti, racconta che “mi avevano già fatto tre provini e non aveva ancora il contratto. Allora chiesi a De Sica se mi aveva preso o no e lui se l’è presa con la produzione, mi ha abbracciato e rassicurato“. Fu, inoltre, un’esperienza completamente diversa da quelle che aveva già avuto, perché “venivo da un altro mondo, avevo fatto la controfigura”, ma fortunatamente “lavorare con [De Sica] era facilissimo: si metteva sotto la macchina da presa e faceva i ruoli, noi dovevamo solo imitarlo”. Fu, insomma, proprio grazie a De Sica che in breve tempo Fabio Testi riuscì a ritagliarsi un ruolo importante nel cinema italiano. Ruolo, tuttavia, che inizialmente fu relegato al suo aspetto fisico.

Fabio Testi: “Nei salotti romani mi prendevano in giro”

Fabio Testi, infatti, ricorda che all’inizio della carriera fu piuttosto difficile inserirsi nei salotti della Roma cinematografica, specialmente perché si disse apertamente di destra, in un periodo in cui l’egemonia culturale era in mano quasi esclusivamente al Pci. “L’intellighenzia”, ricorda, “era effettivamente in mano alla sinistra, gli intellettuali erano di quell’orientamento”, ma fortunatamente, nonostante non fu facile, “questo non ha fermato la carriera di qualcuno che avesse idee diverse”.

Differentemente, invece, i salotti non reagirono bene a Fabio Testi, specialmente a causa di “qualche critico che faceva osservazioni perché stavo con Ursula Andress“. Di lui dicevano che era “bello, stupido e con l’accento veneto. C’era un pregiudizio nei salotti romani, dove si sorrideva per il mio accento”. Ma anche questo non lo fermò, al punto che oggi è uno degli attori che sono stati maggiormente apprezzati in Italia. Fabio Testi a cercare il suo film preferito tra quelli recitati sostiene che “ognuno è un periodo bello della mia vita, in cui ho dato anima e corpo. Ma ‘Il giardino dei Finzi Contini‘ è quello con cui ho raggiunto un successo internazionale e occupa”, confessa, “un ruolo posto importante nella mia carriera”.