Fabio Testi

ha continuato a parlare dell’amore in collegamento con Oggi è un altro giorno: “E’ cambiato il rapporto con l’altro sesso? No, assolutamente, sono fra i pochi tradizionalisti”. E ancora: “Deve scattare qualcosa, un’armonia di tutto l’insieme, la cellulite, la caviglia larga, il seno che cade un poco, anche a 70 anni una donna ha un fascino. Io ricordo il mio grande amore Lucia Bosè, aveva le rughette, mai truccata, vestita sempre sobriamente, aveva una forza, un erotismo enorme, questa è la bellezza di una donna che non invecchia mai, la bellezza viene dal dentro, non è solo estetica”.



Il seno rifatto si sente e si vede – ha proseguito – si vedono le cicatrici anche se nascoste, è dentro che bisogna migliorare. Mi ha sedotto l’intelligenza? E’ un’armonia del tutto, l’odore, il profumo, la camminata, la generosità. Amare le donne significa cambiarne una sera? Dipende da dove ti trovi, se sei in un’isola con 10 donne e stai 10 giorni, le devi fare contente tutte e 10, bisogna essere generosi”. Quindi Fabio Testi ha raccontato un curioso aneddoto: “Una volta ho incontrato una ragazza che voleva un figlio da me, mi sono rifiutato, mi sono sentito usato”. Quindi Fabio Testi ha flirtato con Serena Bortone: “Una donna che ha resistito al mio fascino? Tu Serena. Tu arrossisci? E’ una bella cosa, sono rimaste poche, significa che sei una donna che ha tante emozioni interne che ha bisogno di esternare, devi incontrare un uomo che ti faccia arrossire di più, sarei io? Ci ho girato attorno…”. Quindi Testi ha aggiunto: “Nel momento in cui viviamo ci son tante cose che mi commuovono, tanti amici se ne sono andati, e la cosa è triste. Noi siamo qui per sorridere, per fare spettacolo, allarghiamoci per qualche risata in più perchè c’è da soffrire, ho sofferto e sto soffrendo, abbiamo il dovere di alleggerire questo momento di vita molto triste”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FABIO TESTI: “SONO SINGLE, INNAMORATO? TANTE VOLTE, DA PAPÀ L’AMORE PER IL RISCHIO ”

Il grande attore italiano Fabio Testi, ospite n collegamento del programma di Rai Uno Oggi è un altro giorno: “Adesso vivo qui nella tenuta – racconta il 79enne originario di Peschiera del Garda – faccio il giardiniere, praticamente il contadino, facevo teatro e leggevo poesie ma adesso è tutto chiuso…”. Serena Bortone, la conduttrice incalza quindi Fabio Testi sul suo stato amoroso, e lui svela lo scoop: “Ora sono single, c’è sempre una musa ispiratrice che cerco di tenere segreta e nascosta altrimenti voi col gossip ogni volta mi rovinate la piazza. Sono single comunque, la musa c’è? Ufficialmente no”, parole un po’ criptiche che lasciano pensare ad un amore forse non ancora sbocciato definitivamente. “Quante volte mi sono innamorato? Tante volte, sì tante. Io sono stato comunque più preda che predatore, mi lasciavo convincere, sono un po’ timido”. Fra le tante donne che sono state con Fabio Testi anche Anita Ekberg: “Avevamo fatto delle scene d’amore sul film, poi la sera siamo andati al ristorante assieme, sono incidenti che capitano sul lavoro”. Ancora sulle donne: “Avevo uno stratagemma, una finta fidanzata a Parigi che poteva arrivare da un momento all’altro, mi ero costruito questo alibi per essere libero, era divertentissimo. Brooke Shields? Meravigliosa ma sua mamma era antipatica, sempre appiccicata, la seguiva troppo. Con Ursula Andress è stata una cosa seria, siamo stati insieme 4 anni, ci siamo incontrati in un hotel perchè nevicava sempre in Canada. Poi però era diventata troppo invadente e gelosa e io ero troppo sparato, meglio come amica che come amante. Fedele? No credo di non essere stato capace”.



FABIO TESTI: “MIO PAPA’ FACEVA L’ARTIFICIERE”

Fabio Testi ha poi parlato dei suoi genitori: “Mio papà faceva l’artificiere quando ripulivano l’Italia dalle bombe, forse ho preso da lui l’amore per il rischio e ho fatto l’acrobata al cinema per tanti anni. Noi abbiamo scoperto dopo la pericolosità del suo lavoro, lui ce la teneva nascosta. Dove ho imparato a fare l’acrobata? Degli stuntman di Roma – ha proseguito Fabio Testi – io poi venivo da un ambiente sportivo, facevo judo, poi facevo i tuffi e quindi mi sono appassionato. Io dovevo andare in Africa a tracciare un oleodotto, non volevo fare l’attore perchè fin da allora non mi piaceva l’ambiente, non c’era garanzia di continuità nel lavoro che facevi: facevi un film poi eri disoccupato. La nostra cultura veneta tradizionale era diversa, io facevo il geometra comunale, era un posto sicuro. Quando poi dissi a papà che volevo fare l’attore mi disse di andare e che la porta di casa sarebbe rimasta sempre aperta, ma che non avrei più avuto alcun aiuto economico da lui, mi ha responsabilizzato e questa frase l’ho ripetuta ai miei figli”.