Fabio Volo torna nuovamente allo scoperto dopo il caos che si è venuto a creare a seguito delle sue dichiarazioni sulla nota cantante americana, Ariana Grande. Breve passo indietro per ricapitolare la situazione: il noto attore, scrittore e conduttore radiofonico, aveva criticato la mise della stessa Grande nel suo video “7 rings”, utilizzando parole non proprio ortodosse. Un commento che ha provocato un putiferio, con numerosi fan della 26enne originaria del Florida, che si sono appunto scagliati contro il buon Fabio. Nelle scorse ore lo stesso Volo ha cercato di fare chiarezza attraverso un lungo post pubblicato sulla sua pagina Instagram. Il 47enne bergamasco ha esordito spiegando di capire in pieno le ragioni dei fan dei Ariana Grande “Capisco comprendo – scrive – mi avessero toccato i Pink Floyd o Vasco Rossi… va bene va bene così!”, ma capisce e comprende un po’ di meno, gli “sciacalli adulti ( giornalisti stagisti ruffiani persone piccole redazioni perverse) hanno cavalcato l’onda con titoli ad effetto estrapolando parole da un discorso fatto di tre interventi di 10 minuti”.
FABIO VOLO E LA POLEMICA SU ARIANA GRANDE
A loro Fabio Volo si rivolge così: “Io non darei mai della puttana a una ragazzina… Loro ( gli sciacalli ) lo sanno. Mi conoscono, conoscono il mio modo di comunicare. Loro hanno capito il senso delle mie parole. A volte sono volgare e politicamente scorretto amo provocare … da sempre . Forse sbaglio… ma questo è un altro discorso. Le mie intenzioni sono buone”. Quindi il disc jockey di Radio Deejay prosegue: “Chi mi conosce ha ben chiaro che persona sono. Chi ascolta il programma alla radio conosce l’amore e il rispetto che abbiamo non solo per le donne ma per tutti gli esseri umani… rispetto per i loro sogni le loro paure le loro fragilità”. Volo cerca di cogliere comunque del buono da questa vicenda, che probabilmente ha avuto il lieto fine: “Con alcuni ragazzi che mi hanno criticato (senza offendermi e senza usare un linguaggio mafioso ) ci siamo scambiati messaggi in privato ed è stato bello interagire con loro. C’è speranza. Sempre. Le persone intelligenti sono rimaste intelligenti gli stupidi sono rimasti stupidì e io ho imparato una cosa in più!”.