Fabio Volo, famoso per i suoi romanzi ed i suoi programmi radiofonici (da anni su Radio Deejay), ne sa una più del diavolo. Il suo libro, nemmeno a dirlo, è già in cima alle classifiche di vendita. Il suo titolo è “Una gran voglia di vivere” e parla di Marco e la sua crisi: ama ancora la donna che gli sta accanto? Intanto, arriva di nuovo al cinema con “Ailo. Un’avventura tra i ghiacci”, dal 14 novembre in sala, raccontato dalla sua voce che interpreta i pensieri di una renna: “Non è solo la storia di una splendida avventura – spiega – è un film che ci fa capire anche come la natura e il pianeta debbano diventare temi centrali ora. Siamo già in ritardo, non faccio che ripeterlo e spero che film come questo lo vedano in tanti. L’ho fatto per i miei figli ma la sensibilizzazione verso i temi ambientali è oggi necessaria, quindi ben vengano Greta o chi per lei, che comunque è arrivata nel momento giusto. Anche se temo sia una moda ha risvegliato le coscienze”. Il film è ambientato in un luogo incontaminato come la Lapponia, “è importante per i giovanissimi in un momento in cui l’ecologia è al centro del dibattito mondiale”, precisa lo scrittore.
Fabio Volo “critica” Fiorello: “Non è innovativo”
“Questo genere di prodotti sono più interessanti dei cartoni animati o dei film con gli animali parlanti come Il re leone, perché mettono i bambini in contatto diretto con la bellezza dei luoghi”, continua Fabio Volo descrivendo la sua ultima fatica. I suoi figli conoscono molto la natura visto che sono cresciuti da una madre islandese. “Jóhanna li porta a giocare al parco anche quando piove”, racconta il papà, “se gli islandesi dovessero aspettare una giornata di sole quando uscirebbero di casa? È questione di cultura: noi italiani consideriamo la pioggia un ostacolo”. Per merito di Greta Thunberg, i ragazzi si sono avvicinati all’ecologia: “Non penso che i giovani siano più rispettosi della natura. Non è una questione anagrafica. Greta è arrivata al momento giusto: è stata la scintilla che ha fatto scoppiare la camera colma di gas, ma prima c’erano altre Greta. Speriamo che il momento duri. I ragazzi stanno seguendo un flusso”. E su Fiorello e l’esperimento VivaRaiPlay! “tuona”: “Fiorello fa Fiorello, è il numero uno a cantare, ballare, imitare e a improvvisare, ma la grammatica è quella di Noschese: il suo linguaggio non è innovativo”. Mah, sarà…