Fabio Volo è intervenuto in qualità di ospite nello studio televisivo di Verissimo, ai microfoni di Silvia Toffanin, nel pomeriggio di oggi, sabato 3 aprile 2021. Dopo un breve momento introduttivo e di convenevoli, è stata proposta una clip in cui si raccontava la vita dello scrittore, al cui termine è stata ricordata la figura di suo padre Giovanni: “Quando io faccio le cose con i miei figli, sono dall’altra parte e capisco cose che quando ero piccolo non riuscivo a capire. Non avevo gli strumenti per comprendere la grammatica del genitore. Ho sempre desiderato essere un padre e lui, pur non essendoci da qualche anno, mi è sempre vicino. Da bambino ci portava in montagna alle 5 e mezza del mattino, ho un bel ricordo”.



Fabio Volo ha scritto anche un libro, “Il tempo che vorrei”, in cui spiega le dinamiche del rapporto con il padre: Lui mi ha chiamato dopo averlo letto, si è riconosciuto in alcuni passaggi e mi ha domandato scusa per determinate cose. Non ci siamo parlati in precedenza per qualche anno, poi però ho trovato nel mio lavoro il mio canale di sfogo”. Ma che papà è Fabio Volo? “Io ho due figli maschi, di 5 e 7 anni, e cerco di stare con loro il più possibile. La Dad? È impegnativa, se posso la evito volentieri e la lascio a Johanna, la donna che mi ha reso un uomo ricco”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



Fabio Volo: “Radio e scrittura sono sorelle”

Fabio Volo tra gli ospiti della nuova puntata di Verissimo, il rotocalco di successo condotto da da Silvia Toffanin su Canale 5. Un’occasione davvero speciale per il conduttore radio-televisivo, ma anche scrittore visto che in questi giorni esce il suo nuovo film “Genitori vs influencer”, prodotto da Paco Cinematografica e Vision Distribution con la spagnola Neo Art Producciones. Nella pellicola, visibile in anteprima assoluta su Sky Original, Fabio Volo interpreta il ruolo di un professore di filosofia vedovo e padre dell’adolescente Simo’ne, una ragazza follemente presa dai racconti della influencer Giulia De Lellis. Un ruolo attuale che l’attore e conduttore ha raccontato così dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni: “mi sono sentito come Mosè che vede davanti a sé la terra promessa: io ho due figli piccoli, Sebastian di 7 e Gabriel di 5 anni, e mi sono prefigurato di cosa mi dovrò occupare tra qualche tempo. Arriva il momento in cui il tuo bambino, il tuo cucciolo inizia a camminare con le sue gambe e dice: “Papà, spostati”. E tu stai male, ma sei anche contento”. Non solo, Volo non ha nascosto che con questo ruolo è riuscito a realizzare anche un suo sogno nel cassetto: “sognavo di diventare un professore nella vita, sono riuscito almeno a farlo qualche mese sul set. Proprio io che ho lasciato le medie per fare il panettiere”.



Fabio Volo: “Giulia De Lellis? E’ piacevole lavorare con lei sul set”

Il nuovo film “Genitori vs influencer” di Fabio Volo parla di un tema attualissimo: i giovani e i social network. Parlando proprio di questa passione smodata dei giovanissimi per i social e gli smartphone, il conduttore e attore ha precisato: “nel film si lascia intuire che un punto di incontro tra le generazioni è possibile. Ognuno tende a mitizzare il periodo della propria gioventù. Noi ci parlavamo nelle panchine in piazza ed era bellissimo, ma io spero che anche i ragazzi di oggi abbiano dei bei ricordi di quello che hanno vissuto”. Parlando proprio di social, Volo ha precisato di essere un amante di Instagram: “tra i social uso solo Instagram, perché ho capito che era utile per lavoro. E comunque prima di pubblicare qualcosa devo pensarci su, non mi viene affatto naturale”. Sul set si è trovato a lavorare con Giulia De Lellis, ex corteggiatrice di Uomini e Donne e ex fidanzata di Andrea Damante; un incontro che l’attore e scrittore ha raccontato così: “ci poteva essere il pregiudizio. Per la storia, cercavamo una come lei, una influencer che sponsorizza prodotti sui social, appunto. Si è rivelata molto più naturale lei di altre attrici che interpretavano una come lei. È stata brava. Giulia è così, è piacevole lavorare con lei sul set”. Infine impossibile non parlare della sua passione per la scrittura a vent’anni dal primo romanzo: “radio e scrittura sono sorelle perché con le parole accendono l’immaginazione. Se scrivo o dico in radio: “La casa sul lago è rossa”, la gente se la costruisce nella mente. La tv invece le immagini te le dà già bell’e fatte”.