Fabiola Bellù, la prima allenatrice di Paola Egonu scomparsa recentemente. Il figlio Andrea: “Aspettava Sanremo per rivederla”

Fabiola Bellù è stata la prima allenatrice della pallavolista e campionessa Paola Egonu. E’ venuta a mancare di recente, a causa di un arresto cardio circolatorio. “Mamma non aveva assolutamente nessun problema di salute, tanto meno al cuore. Era molto controllata, attenta, non si trascurava, stava bene. Per noi questo è inspiegabile”, ha raccontato il figlio Andrea a proposito della scomparsa prematura di Fabiola Bellù, che aveva compiuto sessantuno anni. L’allenatrice non vedeva l’ora di rivedere la sua allieva, Paola Egonu, super ospite al Festival di Sanremo di 2023. “Quando parlavi di lei le si illuminavano gli occhi. Stava attendendo con trepidazione Sanremo per vederla in veste di presentatrice”, ha confidato.



Fabiola Bellù è stata per anni una figura di rilievo del mondo del volley padovano, più precisamente la prima a notare l’immenso talento di Paola Egonu, quando ancora era una giocatrice acerba e tutta da costruire. Fabiola Bellù è stata allenatrice di Paola nel 2010, quando la futura campionessa di volley aveva poco più di dodici anni. Il rapporto tra allenatrice e giocatrice è proseguito anche negli anni successi, consolidandosi sempre più.



Andrea, il figlio di Fabiola Bellù: “Paola la chiamò e lei si voltò immediatamente”

I figlio Andrea Turcato, nel ricordare la madre da poco deceduta, ha voluto condividere col pubblico un ricordo più recente, mai rivelato prima: “Nel 2018, Palaverde a Treviso, finale di Supercoppa italiana. Io e mamma eravamo sugli spalti. Nel riscaldamento in tanti a chiamare Paola. Lei rimaneva concentratissima. L’ha chiamata mamma, si è voltata immediatamente ed è corsa subito a salutarla”.

“Nessuno si riesce a spiegare il motivo del perché abbia perso la vita”, ha poi sottolineato ancora Andrea. “A trovarla è stato mio papà, la morte dovrebbe essere avvenuta tra le 4 e le 5 di mattina. Mamma non aveva problemi di salute, tanto meno al cuore. Aveva ricominciato ad allenare dopo un anno di stop per un’operazione al ginocchio…“. Quando era ancora in vita, la madre aveva ricordato gli esordi di Paola Egonu, in un’intervista al Corriere del Veneto, spiegando che “la Egonu era un’adolescente esile e molto alta, che all’inizio si demoralizzava quando la palla finiva contro la rete”.