Fabiola Sciabbarrasi: “La notte della morte di Pino Daniele…”

Fabiola Sciabbarrasi, moglie di Pino Daniele, ripercorre a Storie Italiane la tragica notte della morte del marito, colpito da infarto: “Della sua morte l’ho saputo da Sofia, che mi ha chiamato. Io ho cercato di fare cose farneticanti, ho chiamato il suo medico che non era a Roma. Io ero a Siena quella notte, ho percorso Siena-Roma alla velocità del suono. La grande preoccupazione era per Sara, Sofia e Francesco. Francesco lo ha vissuto meno, vuole vedere immagini, ascolta canzoni, ha il bisogno di avere quel riferimento. È stato dignitoso nel cuore dolore come lo siamo stati tutti”. 



Non è stato facile, da quando Pino Daniele è morto, crescere i propri figli ed essere per loro un po’ mamma e un po’ papà, ma Fabiola Sciabbarrasi ha cercato di dare il massimo, nonostante le normali cadute e gli errori, per essere per loro un porto sicuro: “Questi anni sono stati difficili a tal punto che non pensavo di poter essere contemporaneamente una brava mamma e un bravo papà per i miei ragazzi. Era un tripudio di fragilità, di quesiti, di errori. È dagli errori che riusciamo ad avere altre possibilità”.



Fabiola Sciabbarrasi: “Mi chiedevo cosa avrebbe fatto Pino al mio posto con i nostri figli”

Per cercare di essere una madre migliore possibile, Fabiola Sciabbarrasi ha spesso cercato le risposte nel passato, chiedendosi come si sarebbe comportato Pino Daniele in alcune situazioni: “Mi domandavo sempre cosa avrebbe fatto lui al mio posto, cercando le risposte in quello che avevamo condiviso. E la percezione di non fare abbastanza… Verso me stessa sono stata poco indulgente, poi ho lasciato andare. Non ho il rimpianto di non fare abbastanza, io so che comunque i nostri figli questo lo percepiscono anche se noi mamme siamo sempre contestate per questo desiderio di perfezionismo. Ma so che arriva. Il patrimonio di amore che ci ha lasciato è la cosa più importante sulla quale riusciamo a centrare la nostra famiglia”.



La moglie del cantante partenopeo, a Storie Italiane, rivela: “Mi hanno sostenuta tutt’e tre in modo diverso anche se fingevamo che non fosse successo nulla. Il dolore estremo, come la gioia, devi viverlo fino in fondo per andare oltre. Francesco improvvisamente ha assunto il ruolo di capofamiglia, è protettivo verso Sara e Sofia. Ha compiuto 17 anni pochi giorni fa, è nato il 21 dicembre, il suo compleanno era la riunione di famiglia e di amore. Per un po’ di anni questo momento è andato poi in dissolvenza. Mancava Pino, poi mio papà, mia mamma… Tutte le figure di riferimento sono andate via. Il mio coraggio è quello di non nascondere le lacrime e la fragilità”.