La politica si sta ribellando ai pm, ma per una rivoluzione servono leader veri: questo il giudizio di Fabrizio Cicchitto. Intervenuto ai microfoni de Il Dubbio, l’ex esponente di Forza Italia ha fatto il punto della situazione sulla riforma della giustizia e non poteva mancare un riferimento al caso di Crema, con l’avviso di garanzia recapitato al sindaco dopo che un bambino si è chiuso le dita nella porta. Questo, secondo l’onorevole, è solo l’ultimo di una lunghissima serie di attacchi all’autonomia della politica…



Fabrizio Cicchitto ha citato un elenco di “armi” a disposizione dei pm per “attaccare” la politica, a partire dal concorso esterno in associazione mafiosa e dalla legge Severino, fino al traffico di influenze e all’abuso d’ufficio. Quest’ultimo è stato definito «la vera licenza di uccidere nelle mani dei pm».



FABRIZIO CICCHITTO: “REFERENDUM GIUSTIZIA AVRANNO IL MIO VOTO”

Fabrizio Cicchitto

si è poi soffermato sulla crisi della magistratura, certificata dal caso Palamara. L’ex azzurro l’ha paragonata all’Urss, «non è caduta perché un nemico ha sganciato l’arma letale ma per implosione», sottolineando che si è avviato un processo distruttivo partito dall’interno: «Legato peraltro al cambio di alleanze fra le correnti voluto da Palamara: addio al solito patto fra i gruppi di sinistra e di centro per fare spazio a un’alleanza di centrodestra, Unicost con “Mi” anziché con “Md” appunto. Lì hanno pensato di usare l’arma atomica, il trojan. Ma l’arma atomica, seppure per pochi istanti, emana un bagliore che rischiara tutto. Tutte le contraddizioni e le distorsioni interne. Si sono fatti male da soli».



Sul ruolo della politica nei confronti della magistratura, Fabrizio Cicchitto ha tenuto a rimarcare che per una rivoluzione sono necessari dei veri leader e delle grandi personalità, figure che ad oggi non si vedono. Infine, una battuta sui referendum promossi da Lega e Radicali: «Avranno il mio voto. Guardi, a me Salvini sta sulle scatole, lo dico chiaramente. Ma ha fatto una mossa geniale: ha disarticolato il quadro. Lui e il Partito radicale hanno messo la giustizia, la crisi della magistratura, a referendum. Hanno scatenato il panico nel Pd, pensi a Bettini».