Sarebbe stato Fabrizio Corona a vendere le chat audio di Matteo Messina Denaro a Massimo Giletti. Lo rivela l’agenzia di stampa Ansa in relazione al caso dello stop al programma Non è l’Arena. L’ex re dei paparazzi sarebbe entrato in possesso del materiale dopo essere stato contattato dal conoscente di una delle due pazienti che il boss aveva conosciuto durante la chemioterapia. Le due donne erano diventate amiche del capomafia durante le terapie alla clinica La Maddalena, ma pare che non conoscessero la vera identità del padrino, che si era presentato con uno dei suoi pseudonimi, Andrea Bonafede. Fabrizio Corona avrebbe, quindi, incontrato questa persona in Sicilia e ottenuto così gli audio tra Messina Denaro e le due pazienti. Infatti, viene descritto come il «mediatore» dall’agenzia di stampa. Poi li ha venduti alla trasmissione di La7. Il contenuto degli audio tra l’altro era stato anticipato dal sito mowmag.com.



Nuove rivelazioni, dunque, sul caso Massimo Giletti. Lo stesso conduttore si sarebbe fatto un’idea delle ragioni della sospensione. In un’ultima riunione di redazione e in colloqui con persone vicine a lui si sarebbe sfogato senza filtri, stando a quanto riportato da La Stampa: «Chiediamoci perché ci hanno chiuso. Stavamo preparando tre puntate importanti, delicatissime, deflagranti. Siamo stati fermati». Il riferimento è alla «strage di via D’Amelio, Marcello dell’Utri, l’ex sottosegretario D’Alì».



I TIMORI DELLA PROCURA PER LA SICUREZZA DI GILETTI…

Tra gli autori del programma, dunque, si ipotizza che sia questo il vero motivo della sospensione di Non è l’Arena, non il pagamento di Salvatore Baiardo, il pregiudicato ex factotum dei fratelli Graviano. Stando a quanto riportato da La Stampa, la procura di Firenze, che indaga sulla strage di via Georgofili pianificata dal boss Matteo Messina Denaro, ha accertato che i gettoni di presenze furono due, entrambi tracciabili perché effettuati con bonifici. Uno di 10mila euro per la puntata del 5 novembre 2022, l’altro di 5mila per quella del 5 febbraio. Ora il procuratore distrettuale antimafia di Firenze Luca Tescaroli vuole capire cosa si nasconde dietro quelle dichiarazioni. Messaggi in codice per cosa nostra? Nasconde segreti sul presunto incontro, mai provato, tra i fratelli Graviano, Silvio Berlusconi, Marcello Dell’Utri e il generale Delfino? Cosa ha raccontato dietro le quinte a Massimo Giletti? Non a caso il conduttore è stato interrogato due volte come persona informata sui fatti e potenziale parte offesa, quindi del tutto estraneo ai sospetti che gravano su Baiardo, a sua volta sentito a Palermo nei giorni scorsi. Anzi, la procura di Firenze teme per la sicurezza di Massimo Giletti a causa del suo impegno contro la mafia, mentre Baiardo, secondo La Stampa, sarebbe considerato il ventriloquio di Graviano.

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