Fabrizio Corona interviene sul caso di cronaca della caserma degli orrori di Piacenza. Lo fa pubblicando un video, con la didascalia “non esistono i buoni e i cattivi. Ci vuole 1 minuto per diventare cattivi”, in cui il suo legale, l’avvocato Ivano Chiesa, fa una riflessione: “Dopo le notizie del Csm e del Palamara, ci mancava solo la notizia della caserma degli orrori di Piacenza con i carabinieri arrestati perché pare ne facessero di tutti i colori”, esordisce il legale nel filmato. Dopo aver ricordato che c’è il principio di non colpevolezza, spiega che se quanto accaduto risultasse vero sarebbe una macchia per le istituzioni, sarebbe “una cosa ovviamente di una gravità inaudita che getta discredito sulle istituzioni”. Ed è a questo punto che si lascia andare ad una riflessione, quella che Fabrizio Corona condivide perché probabilmente si sente chiamato in causa. “Prima di dare etichette, prima di dare giudizi – tu sei buono, tu sei cattivo, tu sei bianco, tu sei nero – è il caso sempre di pensarci”.



FABRIZIO CORONA CONTRO LE “ETICHETTE” E I GIUDIZI

In effetti anche Fabrizio Corona si porta addosso, suo malgrado, etichette che gli sono state affibiate a causa dei numerosi problemi giudiziari che ha avuto negli ultimi anni. Ma, come dice l’avvocato Ivano Chiesa, “è troppo facile” parlare e vivere per categorie ed etichette. “La realtà supera spesso la fantasia. Il mondo non è bianco o nero, è tendenzialmente grigio, non si divide in buoni e cattivi, perché a diventare cattivi ci vuole un minuto”. Non a caso c’è un proverbio secondo cui l’occasione farebbe l’uomo ladro. E quindi l’avvocato Chiesa conclude: “Lasciatevelo dire da uno che di cattivi, o presunti tali, se ne intende”. Dopo aver condiviso il video del suo avvocato, Fabrizio Corona ha poi pubblicato nelle Instagram Stories un messaggio di sostegno da parte di un fan che ha sempre creduto nella sua causa. Poco fa invece Fabrizio Corona ha condiviso alcuni momenti col figlio Carlos Maria.



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