7 mesi di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento: è la sentenza con cui si è chiuso il primo grado del processo a carico di Fabrizio Corona per i fatti del 2021 relativi al momento del suo arresto, quando avrebbe sferrato un pugno all’ambulanza sotto casa. Assolto dalle accuse di tentata evasione e oltraggio, ha precisato l’avvocato che lo assiste, Ivano Chiesa: “Gli è stata data una pena con tutte le attenuanti possibili, quindi considerando ampiamente giustificato il comportamento di Fabrizio“.



Corona si infuriò contro la polizia che gli avrebbe sottratto il telefono, e a ridosso dell’udienza conclusiva, prima di conoscere il verdetto, ai microfoni dell’Ansa ha affidato un duro sfogo sull’ennesima pagina di cronaca che si era aperta sul suo conto: “C’è un abuso giudiziario enorme, grande quanto una casa, ma non lo dico io accusando la magistratura, lo dicono le sentenze. Due magistrati, due organi, cioè il Tribunale della Sorveglianza e la Cassazione, hanno detto che il magistrato di sorveglianza ha fatto un atto illegittimo riportando uno in galera per l’ennesima volta ingiustamente (…). Detto questo, arriva la polizia, che non deve arrivare, fa un abuso grande quanto una casa, cioè mi ruba il telefono, fa un furto, e io che faccio, sto fermo? (…) Il problema qual è? Che io non sono la sorella di Cucchi, che ha un’immagine pulita e borghese quindi si possono condannare i carabinieri dopo 20 anni di processi (…). Non so cosa deciderà questo giudice, ma uno normale avvierebbe anche un procedimento nei confronti della polizia perché qui c’è un reato (…). Ci sono io che esco, saluto mia madre e dopo mi inc***o perché uno mi ruba il telefono. Voi cosa avreste fatto?“.



Fabrizio Corona condannato a 7 mesi, finirà in carcere? L’avvocato Chiesa fa chiarezza su cosa succederà dopo la sentenza

Fabrizio Corona è un uomo definitivamente libero dallo scorso 23 settembre, quando ha finito di scontare il cumulo delle pene, e poche ore fa è stato condannato a 7 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. A stabilirlo, all’esito del primo grado del processo aperto a Milano, il giudice della decima sezione penale del Tribunale del capoluogo lombardo che lo ha ritenuto responsabile dei predetti reati risalenti all’11 marzo 2021 quando, su decisione del Tribunale di Sorveglianza, era stato disposto il suo ritorno in cella.



Cosa succederà dopo la sentenza? A spiegarlo è l’avvocato che assiste l’ex agente fotografico, Ivano Chiesa, che via social è intervenuto per precisare che il suo assistito è stato assolto dall’imputazione di oltraggio a pubblico ufficiale perché il fatto non costituisce reato e da quella di tentata evasione dal reparto di psichiatria in cui era stato ricoverato dopo l’episodio oggetto del dibattimento. “Si è appena concluso il processo a carico di Fabrizio Corona per la questione del pugno all’autoambulanza e della presunta resistenza al pubblico ufficiale – ha dichiarato l’avvocato Chiesa –, quando venne arrestato con quel provvedimento poi dichiarato illegittimo dalla Corte di Cassazione. (…) Ora io ho chiesto la conversione di questa pena in pena pecuniaria, il giudice ha fissato una nuova udienza il 25 di gennaio e deciderà se convertire o no. Vedremo che fare. Una cosa è certa: Fabrizio non finirà in galera per questo problema e vedremo se fare l’appello e quindi continuare a combattere“.