Il fine pena per Fabrizio Corona è arrivato il 23 settembre 2023, oltre 10 anni dopo il suo arresto e l’inizio di una vera e propria odissea tra carcere, processi e colpi di scena. A comunicarlo è stato il suo storico avvocato, Ivano Chiesa, che via social ha annunciato così la notifica dell’atto con cui si è conclusa ufficialmente un’era spinosissima per l’ex re dei paparazzi: “Aspettavo questa notizia – ha dichiarato il difensore –, Fabrizio ha saldato definitivamente i suoi conti con la giustizia. Sono passati pià di 10 anni, 10 anni che lo assisto, 10 anni di battaglie, di guerre, di istanze, di fatiche, ma ce l’abbiamo fatta. Sono molto felice e orgoglioso di quello che ho fatto, e sono molto felice per il mio amico Fabrizio“.
Fabrizio Corona ha finito di scontare il cumulo di pene definitive, ricostruisce Ansa, inizialmente arrivato a superare addirittura i 13 anni di reclusione per una serie di condanne. Tra queste, la condanna per i foto-ricatti ai vip. Corona era stato arrestato nel 2007 nell’ambito dell’inchiesta dell’allora pm Woodcock – la scarcerazione fu “sigillata” dal famoso episodio del lancio degli slip dal balcone della sua casa – e poi nel gennaio 2013 per l’esecuzione delle sentenze a suo carico passate in giudicato. La data del fine pena, fissata al 2023, è stata concessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano per effetto della cosiddetta “liberazione anticipata” (uno sconto di 45 giorni ogni 6 mesi di pena espiata).
Fabrizio Corona, l’odissea giudiziaria e la nuova vita da uomo libero
Fabrizio Corona è tornato libero dopo oltre 10 anni, come ha spiegato il suo avvocato, Ivano Chiesa, e sui social ha voluto ringraziare il suo legale con un messaggio: “Grazie Avvo. Solo noi sappiamo quello che abbiamo vissuto“. La difesa di Corona ha sempre sostenuto che l’ex agente fotografico sia stato vittima di un accanimento giudiziario senza precedenti. “Finisce la pena di Fabrizio – ha dichiarato Chiesa, riporta Ansa –, dopo troppo, decisamente troppo tempo. Sarà un uomo libero anche fisicamente. Nella testa e nel cuore lo è sempre stato. Come me“. L’arresto di Fabrizio Corona era avvenuto nel 2013 in Portogallo, a Lisbona, dopo una fuga di alcuni giorni. Il provvedimento, ricostruisce ancora l’agenzia di stampa, era scattato quando la condanna per il “foto-ricatto” ai danni dell’ex calciatore Trezeguet sarebbe diventata definitiva. Nel computo del totale delle pene si sarebbero poi sommate condanne per reati dalla frode fiscale alla bancarotta, alla corruzione di una guardia carceraria per fare entrare una macchina fotografica in carcere all’epoca della reclusione a San Vittore per lo scandalo Vallettopoli. Negli anni, Fabrizio Corona sarebbe passato diverse volte dal carcere ai domiciliari e viceversa. Durante tutto questo tempo, l’ex re dei paparazzi è finito anche in comunità di recupero e al centro di parentesi giudiziarie collaterali con la contestazione di violazioni delle prescrizioni dei giudici.
Nel 2022 Fabrizio Corona è passato dalla detenzione domiciliare all’affidamento terapeutico in una struttura di Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, ancora vincolato alla richiesta di permessi. Assolto dall’accusa di intestazione fittizia di beni, nell’alveo di una indagine della Dda di Milano, riporta Ansa, è stato coinvolto in altri processi – alcuni ancora in corso – tra cui quello per danneggiamento di un’ambulanza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nel 2023, il suo nome sarebbe finito nuovamente sulle cronache perché, secondo una inchiesta della Procura di Palermo, qualcuno avrebbe tentato di vendergli materiale riservato di indagine sulla cattura del boss Matteo Messina Denaro. A ridosso del fine pena, Corona aveva affidato ai social un commento sulla sua nuova vita da uomo libero: “Tra una settimana esatta sarò definitivamente un uomo libero. In realtà lo sono sempre stato e forse non mi sono mai sentito così libero come quando sono stato per anni chiuso dentro una cella. Dopo 16 anni non dovrò più chiedere il permesso per fare qualsiasi cosa normale dalla più semplice alla più complessa. Dopo 12 anni finalmente, a quasi 50 anni, potrò uscire dai confini dell’Italia. Come mi sento? Non mi cambia nulla, esattamente come prima. Cosa vorrei dire? Tante cose. Ma prima finisco la pena. Cosa dovreste aver capito? Che possono farmi qualsiasi cosa ma in ogni condizione, anche la più difficile ed estrema sono e sarò capace di costruire, ridere, vivere, e soprattutto guadagnare. La mia vera vita comincia adesso“.