“Sono felice, non contenta. Questa è una cosa giusta che bisognava fare”, così la mamma di Fabrizio Corona ha commentato la scarcerazione del figlio. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha, infatti, deciso che può tornare ai domiciliari. Interpellato da ‘Iceberg’ di Telelombardia, l’avvocato Ivano Chiesa ha preferito non parlare: “Sono ovviamente soddisfatto, ma questa cosa la commenterò più avanti. Anche se vi voglio bene, oggi non parlo. Ci sentiamo nei prossimi giorni”. Lo ha fatto invece via social, usando anche toni duri: “Volevo subito precisare una cosa, perché ho già sentito delle cose che non mi sono piaciute. Non è tornato a casa perché è un privilegiato o famoso, neppure perché c’è stata una gentile concessione del Tribunale, ma è stato riconosciuto che è stato commesso un errore”.
Dopo aver ringraziato i magistrati che si sono pronunciati, il legale ha tuonato: “Non finisce qui. Quello che è successo in questi 30 giorni non può essere dimenticato. Noi andremo avanti, questo è solo il primo round”. (agg. di Silvana Palazzo)
FABRIZIO CORONA ESCE DAL CARCERE: ORA DOMICILIARI
Fabrizio Corona esce dal carcere: retromarcia del Tribunale di Sorveglianza di Milano, secondo cui può tornare alla detenzione domiciliare. I giudici hanno accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza con cui aveva stabilito che l’ex re dei paparazzi sarebbe dovuto tornare in carcere, quindi hanno concesso nuovamente la detenzione domiciliare per motivi di salute. A presentare la richiesta gli avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, che hanno sollevato questioni sulle condizioni di salute mentale di Fabrizio Corona, sostenendo la necessità che questi prosegue il percorso di cure fuori dal carcere. Ora la madre non vede l’ora di riabbracciarlo. “È stata la cosa giusta da fare. Sono felicissima, non vedo l’ora di riabbracciarlo”, le parole di Gabriella Privitera riportate dal Corriere della Sera. Non lo ha potuto incontrare, ma lo ha sentito al telefono dopo la scarcerazione. Dopo il ricovero per una decina di giorni nel reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano, Fabrizio Corona il 22 marzo scorso era stato trasferito nel carcere di Monza, da cui ora può uscire. Intanto sulla pagina Instagram dell’ex agente fotografico è comparso un post con una citazione di “Lettera a tuo fratello” di Dostoevskij.
“PROVVEDIMENTO NON MOTIVATO ADEGUATAMENTE”
A prendere la decisione odierna non gli stessi giudici che avevano revocato la detenzione domiciliare, ma un altro collegio del Tribunale di Sorveglianza di Milano, secondo cui il provvedimento di marzo non era adeguatamente motivo. Per questo, come riportato dal Corriere della Sera, hanno deciso di sospendere lo stop al differimento pena in attesa che poi sul merito si esprima la Cassazione. Nel nuovo provvedimento è stato fatto riferimento anche ai gesti autolesionistici compiuti da Fabrizio Corona, oltre alla relazione degli esperti che erano già agli atti. Dopo aver appreso che doveva tornare in carcere, si ferì e spaccò con un pugno il vetro dell’ambulanza, poi in ospedale cominciò uno sciopero della fame, oltre a ferirsi più volte per protesta contro quella decisione. Inoltre, i giudici fanno notare che non era stata valutata la richiesta della difesa di una perizia sulla compatibilità dell’ex agente fotografico con la detenzione in carcere. Dunque, la Sorveglianza di Milano evidenzia ora che le esigenze di tutela della salute devono prevalere nella fase di esecuzione della pena.
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