Fabrizio Corona dovrà affrontare un processo per diffamazione dopo alcune frasi proferite nei confronti di Fedez e di sua moglie Chiara Ferragni. Il 48enne ex re dei paparazzi, come scrive il Corriere della Sera nella sua edizione online, aveva rilasciato un’intervista ad un portale online in cui aveva definito la coppia di influencer «ebeti». Un epiteto che è costato un’imputazione per diffamazione, dopo che l’artista meneghino e l’imprenditrice digitale hanno appunto deciso di querelare lo stesso Fabrizio Corona.
Come ricorda ancora il quotidiano di via Solferino, alla domanda «Chi è influente oggi?», in un’intervista datata novembre 2020, Corona rispose «Fedez e la Ferragni», aggiungendo però l’epiteto di cui sopra, e spiegando che i due avrebbero programmato addirittura a fini editoriali il sesso della piccola Vittoria, venuta al mondo nei mesi successivi. Secondo la Procura di Milano le parole non sarebbero state diffamatorie, chiedendone l’archiviazione della querela anche nei confronti del giornalista che aveva realizzato l’intervista. Il pubblico ministero Francesca Crupi aveva infatti definito queste espressioni «talmente generiche e grossolane e pertanto frutto di personali e provocatorie supposizioni» da «non avere contenuto diffamatorio».
FABRIZIO CORONA A PROCESSO PER ACCUSE A FEDEZ E CHIARA FERRAGNI: “LE PAROLE DEL GIP
La pensa però diversamente il gip Chiara Cipolla, che ha invece accolto l’opposizione sostenuta dagli avvocati Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci ordinando quindi allo stesso pm di formulare l’imputazione a carico di Fabrizio Corona, attualmente in regime di detenzione domiciliare. Inoltre, lo scorso mese di gennaio, i legali di Fedez e Chiara Ferragni hanno presentato un’ulteriore querela dopo che Corona aveva deriso via Instagram l’ultimo lavoro discografico del cantante milanese.
“Ordinando l’imputazione «coatta» – si legge sul Corriere della Sera – che apre la strada all’udienza preliminare, il giudice rileva che l’offesa «ebeti» ai Ferragnaz è un «epiteto riferito alla loro persona» del tutto «gratuito», come lo sono le affermazioni sulla nascitura che riguardano la «sfera privata e non collegata al ruolo di rilevanza sociale rivestito» dalla coppia. L’intervista è stata «una mera occasione per attaccare gratuitamente la dimensione personale, di coppia e genitoriale»”. Nei prossimi mesi il processo.