Fabrizio Corona a “Non è l’Arena” partecipa al dibattito sul caso Genovese. «Da un punto di vista giudiziario assolvo Leali, ma da quello morale no. Ma se dice che non sapeva che la ragazza aveva 18 anni, è una clamorosa bugia», ha esordito l’ex re dei paparazzi. «Io conosco meglio di tutti questo mondo, ho avuto un sacco di donne, ma sono condannabile dal punto di vista morale, non giudiziario». L’ex agente fotografico ha poi aggiunto una riflessione sconcertante: «Il reato più grave che si è consumato all’interno di quella casa, da codice penale, non è la violenza sessuale, ma lo spaccio di droga, che assorbe tutti gli altri reati».



E successivamente ha aggiunto: «Il primo reato grave è la violenza sessuale, ma quello più grave è lo spaccio di cocaina».  Fabrizio Corona ha poi parlato delle feste: «A Milano, che è diversa da Roma, ci sono varie categorie sociali benestanti. Genovese era diventato ricco, non era nato ricco. A Milano ci sono gruppi di giovanissimo che fanno le stesse cose di Genovese, che organizzano feste e chiamano ragazze attirate dal facile uso cocaina. A queste cene era pure presente Carlo Cracco».



Quindi ha invitato ad una riflessione: «La tua etica morale ti permette di andare a delle feste e vedere ragazzine strafatte, cocaina che gira, gente che si prostituisce, una massa di subumani che non ha valori e pensa solo a sballarsi, perché in quest’epoca non conta nulla e l’unico obiettivo è far parte di questo tipo di società?». Poi Fabrizio Corona si è scontrato con Daniele Leali, amico di Alberto Genovese: «Tutti si drogano alle feste, non è un reato consumarle a fini personali». (agg. di Silvana Palazzo)

FABRIZIO CORONA TORNA A NON È L’ARENA

Fabrizio Corona torna oggi a “Non è l’Arena”, ma stavolta non solo per parlare del suo ultimo libro, come accaduto nella scorsa puntata. L’ex re dei paparazzi parteciperà al dibattito sul caso Genovese. «Domani sera ci sarà finalmente tutta la verità sul caso. Ne abbiamo sentite tantissime in questi giorni», ha affermato l’ex agente fotografico in un video pubblicato su Instagram. «Abbiamo sentito giornalisti importanti, autorevoli quotidiani, pseudo giornalisti, influencer e gente che cerca visibilità e popolarità sui social». Mai nessuno, secondo Fabrizio Corona, ha mai raccontato la verità su quanto accaduto. Per questo ha deciso di partecipare all’inchiesta realizzata dal programma condotto da Massimo Giletti. «Ci sarò anche io a raccontare la verità dei fatti con importanti e autorevoli giornalisti, attraverso prove oggettive». Fabrizio Corona cita carte e documenti. «È un caso importante che racconta un pezzo di Italia». Ma non è l’unico tema che affronterà, visto che tornerà a parlare del libro “Come ho inventato l’Italia”.



FABRIZIO CORONA, IL CASO GENOVESE E IL NUOVO LIBRO

Le rivelazioni di Fabrizio Corona sul caso Genovese. C’è ancora molto che non si sa delle notti di Milano, alla luce dell’arresto dell’imprenditore accusato di violenza sessuale ai danni di una 18enne durante un party sulla esclusiva “terrazza Sentimento”. Dunque, l’ex re dei paparazzi aiuterà a far luce sulle notti milanesi. Ai microfoni del programma di Massimo Giletti parlerà anche Daniele Leali, dj e imprenditore che è un amico proprio di Genovese. Ma Fabrizio Corona si confronterà anche con Nunzia De Girolamo, Hoara Borselli, Luca Telese e Walter Siti. Con quest’ultimo dovrebbe poi soffermarsi a parlare del suo nuovo libro, come ha anticipato in un video pubblicato su Instagram, in cui si dice onorato di dare vita a questa “operazione culturale” e di poter interloquire con il noto critico letterario e saggista, che recentemente gli ha dedicato un editoriale sul quotidiano Domani. «È un libro a strati, oscillante tra vari generi. È un poema eroicomico», ha scritto ad esempio Siti.