11 gennaio 1999 – 11 gennaio 2020: sono trascorsi 21 anni dalla morte di Fabrizio De Andrè, uno dei cantautori più amati della storia italiana, se non il più amato. Conosciuto anche con l’appellativo di Faber, che gli dette l’amico Paolo Villaggio, De Andrè è omaggiato in queste ore sui social network dai suoi fan: c’è chi ne ricorda la personalità e chi, invece, decide di citare una frase delle sue bellissime canzoni. L’artista genovese ha inciso quattordici album in studio e i suoi brani sono spesso paragonati a delle poesie: Faber ha raccontato storie di emarginati e ribelli in una maniera unica, tanto da finire in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni Settanta. Da La guerra di Piero a Il pescatore, passando per Il pescatore e Geordie, fino a Via del Campo e Il testamento di Tito: le sue canzoni ancora oggi emozionano tutti e fungono da colonna sonora della vita di molti italiani…
FABRIZIO DE ANDRE’, 21 ANNI DALLA MORTE
A palazzo Ducale, nella sua Genova, Fabrizio De Andrè l’anno scorso venne ricordato con un grande evento per i 20 anni dalla sua scomparsa, ma anche quest’anno sono in programma numerosi eventi per omaggiare un artista amato da grandi e piccini. In numerose città d’Italia è in programma la “Cantata anarchica in piazza per De André”: a Milano, Torino, Roma, Bologna e Parma i fan di Faber si riuniranno per cantare le sue canzoni. I partecipanti alla cantata porteranno strumenti musicali e canzonieri per cantare tutti insieme i brani dell’indimenticabile cantante genovese. E non è tutto qui: 17 a domenica 19 febbraio arriva nei cinema “Fabrizio De Andrè e Pfm: il concerto ritrovato”, il docufilm diretto da Walter Veltroni incentrato sulla registrazione video completa del concerto di Genova del 3 gennaio 1979.