Fabrizio Gatta diventerà prete: come annunciato nella giornata di ieri, l’ex conduttore di numerose trasmissioni televisive su Rai Uno il prossimo 7 dicembre completerà il suo percorso di fede, che l’ha già portato a ricoprire il ruolo di diacono nella sua Sanremo, terra natale della sua famiglia materna. L’ormai ex giornalista ha raccontato ai colleghi de “Il Secolo XIX” che da bambino sognava di diventare come Pippo Baudo e che con la Fede ha vissuto un rapporto altalenante, con momenti di lontananza che spesso e volentieri si verificano nel corso dell’adolescenza, anche se mai avrebbe pensato nella sua vita di diventare prete.
A un certo punto, tutto quello che aveva ottenuto con il suo lavoro, con la sua carriera, “non basta più. Ho capito che quello che fai deve avere un senso. Il successo, i soldi, lo share, l’applauso non ti bastano più. E allora, cerchi di fare del bene. Di impegnarti. Di fare un’adozione a distanza. Cerchi di capire il Mistero. E ti metti in gioco”.
FABRIZIO GATTA PRETE: “MIA MAMMA PRENDEVA LE GOCCE PER DORMIRE”
Fabrizio Gatta ha chiarito che la sua è stata una vocazione simile a quella di San Matteo, raffigurato dal Caravaggio mentre si indica il petto, chiedendosi: ‘Sicuro che vuoi proprio me?’. “È un cammino di lacerazione. Serve un padre spirituale, non è una passeggiata di salute. Devi essere sostenuto dallo Spirito Santo. Devi essere aiutato. Entri in seminario, per anni convivi con persone molto più giovani di te”. In famiglia le reazioni sono state forti, con “mia mamma che prendeva le gocce per dormire… Il conduttore coi soldi, le auto potenti, abituato alla bella vita, che lascia tutto…”. Gatta non ha trovato l’amore della vita, del “per sempre” e, secondo lui, questo significa, che doveva arrivare un incontro più importante. L’amore che ti cambia la vita per sempre è quello per Dio. “Dio ha sconvolto la mia vita. Chi segue Gesù sono le persone che non si sentono a posto. I feriti dalla realtà che si mettono in discussione tutti i giorni. Io mi metto in discussione tutti i giorni”.