Fabrizio Moro ai Tim Summer Hits 2022 con il nuovo singolo “Oggi” estratto dall’EP “La mia voce”. Un titolo non scelto a caso visto che il cantautore romano ha rivelato: “l’ho chiamato La mia voce perché in questo momento siamo tutti molto confusi, ci sono tanti punti interrogativi che non ci vengono chiariti, soprattutto per la pandemia. La cosa fondamentale è cercare di non abbandonare e non sopprimere la nostra voce interiore”. Tema centrale delle canzoni di Moro è l’amore, anche se oggi viene raccontato in forse diverse. ” In passato raccontavo amori finiti male, storie non equilibrate… nell’interpretazione si sentiva. A 46 anni sono in equilibrio e non ho paura di farmi leggere dentro. L’amore è l’unica via di uscita ed è un ringraziamento a chi mi ha salvato dalla parte più brutta di me stesso, dalla depressione che alle 5 di mattina ti bussa alla porta” – ha detto il cantante.
Una cosa è certa: Moro deve tanto all’amore “mi ha salvato spesso. Anche in quest’ultimo momento che non sono più adolescente perché, se non fai un percorso, le turbe te le porti dietro. Io ho trovato la mia salvezza nelle persone che ho attorno, i miei figli, la mia ragazza. Questi sono stati due anni molto complicati per tutti. Se non ci fossero state queste persone attorno a me, sarei affogato in una depressione forte. L’amore è la cosa che può salvarci dall’angoscia”.
Fabrizio Moro e il debutto come regista col film “Ghiaccio”
Non solo musica nella vita di Fabrizio Moro che recentemente ha debuttato al cinema con il suo primo film dal titolo “Ghiaccio”. Una storia d’amore e di boxe, ma anche di riscatto con protagonisti Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni che ha visto il cantante debuttare dietro la macchina da presa con Alessio De Leonardis. “La boxe non è solo uno sport, ma una filosofia di vita: insegna il sacrificio per arrivare a un obiettivo. È metafora di chi combatte, e io mi sento così per gli alti e bassi avuti” – ha detto il cantante che non esclude di poter replicare in futuro.
“Penso sia un punto di partenza nuovo per me. Ho avuto delle sensazioni bellissime: inventare personaggi, colori, fotografie e vedere che tutto questo prende vita, è stata un’esperienza pazzesca” – ha detto Moro che parlando del film ha aggiunto – “vedere i due attori trasformarsi in boxer… mio nonno materno era un pugile e mi ricordo che mi svegliava di notte (fregandosene che dovevo andare a scuola) per farmi vedere gli incontri di boxe. Il film è ambientato negli anni ’90 quando la boxe aveva ancora un grande riflettore su di sé”.