Fabrizio Moro ospite della seconda puntata del serale di Amici 2020, il reality show condotto da Maria De Filippi e trasmesso quest’anno il venerdì in prima serata su Canale 5. Durante la puntata di venerdì 6 marzo 2020 il cantautore romano sarà in studio per duettare con Jacopo, uno dei concorrenti di canto di questa diciannovesima edizione. Moro proprio in questi giorni è stato ospite della trasmissione “Mai più bullismo” dove ha incontrato Noemi, una giovanissima ragazza bullizzata dai compagni di scuola a cui ha voluto raccontare un momento della sua adolescenza. “Lo sai cos’è successo a me? Mi hai fatto venire in mente una cosa” – esordisce Fabrizio – “quando ero piccolino mia mamma mi cambiava sempre scuola quindi ogni volta che entravo dentro la classe ero sempre l’ultimo arrivato però ha creato in me uno spirito d’adattamento poi nella vita. Ora se entro in un posto sono abituato ad essere l’ultimo arrivato”. Il cantante ha poi proseguito consigliando alla ragazza: “se tu riesci a trasformare questa cosa negativa in una cosa positiva, quando sarai più grande quello che ti è accaduto ti sembrerà un dono invece che una privazione. Non devi aver paura di cercare gli altri. La cosa peggiore è tenersi le cose dentro”.



Fabrizio Moro: “ho imparato ad apprezzare la bellezza dell’esistenza”

Fabrizio Moro è uno dei cantautori più apprezzati della scena musicale italiana. Durante un’intervista rilasciata a Io Donna il cantante ha raccontato cosa si nasconde dietro la sua rabbia, anche se ha precisato che oggi lo è molto di meno: “ho imparato ad apprezzare la bellezza dell’esistenza. Credo che dipendesse un po’ dal carattere, un po’ dal contesto sociale: i miei erano emigrati dalla Calabria, abitavamo alla periferia di Roma, a San Basilio, in case occupate. Mi portavo dentro un senso di ingiustizia atavico, non mi sentivo capito neppure da mio padre”. Questo senso di rabbia l’ha portato anche a fare abuso di alcol: “nella mia apparente durezza ero molto fragile: pensavo che ubriarcami assieme ai più grandi fosse cool e invece non c’era niente di bello. Non intendo pormi come “guida” per i fan, ognuno è libero di scegliere: mi limito a garantire che per me si è rivelato orribile, sono stato male, mi sentivo lo schifo intorno”. Qualcosa poi l’ha portato a fermarsi: “dopo vari episodi… Soffrivo fisicamente e, siccome sono ipocondriaco, quando ho visto che il fisico stava morendo mi sono terrorizzato. E ho reagito. Poi ho incontrato il primo produttore, cugino di un amico di quartiere. Mi consigliò di partecipare a Sanremo nel 2000”.



Fabrizio Moro: “quando sono in tour…”

Fabrizio Moro è anche padre di due bambino Libero e Anita. Il nome della seconda figlia è ispirato ad Anita Garibaldi come ha raccontato durante un’intervista: “sognavo sin da ragazzino di avere una figlia e identifico in lei la donna ideale. Spero che con la bambina sarà sempre perfetto, perché in realtà non sono un campione nei rapporti con l’altro sesso: non sono mai riuscito ad avere una relazione duratura. A 44 anni ho alle spalle quattro storie importanti dalla durata media di due-tre anni”. L’amore è sicuramente una delle cose più importanti della vita del cantautore, anche se oggi ammette: “sono un po’ egoista in questo, purtroppo. Quando sono concentrato sui tour o sugli album non mi ci dedico, anche se sto con qualcuno. Quando mi fermo, entro in pausa, mi rifugio nella persona con cui sto. Però ho un attenuante: almeno ho imparato a essere trasparente. Una che sceglie di starmi accanto, sa cosa l’aspetta: se capiti con me, ti ha detto male!”. Una cosa è certa la vita l’ha cambiato: “sono diventato duro, per non dire cinico: prima ero troppo debole, qualsiasi cosa succedesse me ne facevo un problema, soffrivo per tutto. Oggi sono distaccato e ho smesso di provare tenerezza”

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