La trasmissione Chi l’ha visto è tornata sul caso di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik (o il Diablo), l’uomo ucciso lo scorso agosto a Roma. Piscitelli era uno dei capi storici della tifoseria più estrema della Lazio, gli Irriducibili. Ancora oggi però restano molti interrogativi: chi e perchè lo ha ucciso? Anche il suo funerale diventa un avvenimento poichè la questura di Roma vieta una cerimonia pubblica per motivi di sicurezza, ma la famiglia della vittima non ci sta. Alla fine, dopo una lettera della sorella, la cerimonia si svolge sotto l’attento controllo delle forze dell’ordine. Ma chi è veramente Fabrizio Piscitelli e perchè la sua morte ha causato tanto clamore? Dietro la sua morte c’è solo la mano di un balordo o molto altro? Già il soprannome, come spiega un servizio di Chi l’ha visto, non nasconde alcun tetro presagio ma nasce da una caratteristica fisica di famiglia, due rughe sulla fronte, come il personaggio dei fumetti. Tutti parlano di un uomo generoso e di un grande padre, ma sono in pochi a volerne parlare apertamente. Ai microfoni di Chi l’ha visto, l’amico Angelo De Luca (con il quale trascorse la mattina del 7 agosto insieme) lo ha definito “una persona speciale ma per capirlo bisognava conoscerlo e starci insieme”. La sua vita però fu anche caratterizzata da alcune zone d’ombra. Il suo nome è noto alle forze di polizia per essere stato arrestato e condannato per reati legati al traffico di droga, relativi al passato e tutti scontati.
FABRIZIO PISCITELLI, DIABOLIK: ANCORA TANTI DUBBI
“Quel giorno era serenissimo, felice, tranquillo. Stava organizzando le vacanze con la figlia e la moglie“, ha spiegato Angelo, amico e veterinario di fiducia, nonché la persona con cui Piscitelli trascorse la mattina del 7 agosto, giorno del suo omicidio. Poco dopo Diabolik incontra anche un amico tatuatore, intenzionato a farsi un nuovo tatuaggio. Chi altro incontra? Nel pomeriggio lui ed il suo autista, un ragazzo cubano, arrivano nel parco nella zona sud di Roma, poco conosciuta, e si siedono su una panchina. Stanno aspettando qualcuno? All’improvviso, un uomo dal fisico atletico arriva correndo, estrae la pistola e spara alla nuca Diabolik, uccidendolo sul colpo. Il killer torna sui suoi passi e va via, mentre l’autista cubano scappa dall’altra parte della strada. Nessuno su accorge prontamente dell’accaduto. Chi ha commesso quell’esecuzione? Davvero Piscitelli doveva incontrare qualcuno o è stato attirato in una trappola? Un mese dopo la morte di Fabrizio Piscitelli, viene pubblicato su Youtube un video che immortala un uomo con un passamontagna in testa e una pistola in mano che dice di conoscere Diabolik e di sapere chi lo ha ucciso. Dice di chiamarsi Fabio Gaudenzi, nato a Roma: “Parlerò del mandante dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanto tanto altro”, dice. Si tratta di un discorso delirante o c’è una verità ancora nascosta? Intanto l’omicidio di Piscitelli sembra ricordare quello di Daniele Lo Presti, il fotografo dei vip, ucciso 6 anni fa. Un’esecuzione molto simile avvenuta con la medesima arma e nelle stesse modalità.