Proseguono le indagini per fare chiarezza sulla morte di Diabolik, l’ultras della Lazio ucciso ieri a Roma, in via Lemonia. Come riporta Adnkronos, spunta un testimone del delitto di Fabrizio Piscitelli: «L’ho visto scappare. È corso su questa via e ha girato lì. C’era uno che lo aspettava dietro la curva. Ma tanto ‘ndò va? E pieno di telecamere, lo trovano. Me l’hanno garantito, lo trovano», con le forze dell’ordine che stanno visionando in queste ore le telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso la sua fuga del killer. «Fabrizio era seduto sulla panchina insieme a una persona. Una terza li ha sorpresi e ha sparato», queste invece le parole di una coppia presente nella zona al momento dell’omicidio, testimonianza che evidenzia la modalità – esecuzione – del delitto del noto tifoso della Lazio. Attesi aggiornamenti a stretto giro di posta, ore contate per il killer… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DIABOLIK VITTIMA DI UN AGGUATO

Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Si può parlare di un agguato in piena regola, avvenuto oggi alla periferia di Roma, per la precisione nel parco degli Acquedotti, in zona Tuscolana. Secondo gli inquirenti, si sarebbe trattato infatti di un’esecuzione. Lo riporta Rainews24. Lo sparo è avvenuto a distanza ravvicinata, alle spalle dell’ultras leader degli Irriducibili della Lazio. Sul posto i poliziotti del commissariato Tuscolano: è arrivata infatti la Squadra Mobile, agli ordini di Luigi Sillipo, che – secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano – starebbe sentendo un testimone dell’accaduto, che tra l’altro è colui che ha lanciato subito l’allarme. Figura di spicco del tifo della Lazio, Fabrizio Piscitelli è stato ucciso con un proiettile che lo ha centrato trapassandolo all’altezza dell’orecchio sinistro. Come riportato dal Corriere della Sera, l’agguato è avvenuto in stile regolamento di conti nel pomeriggio di oggi, mercoledì 7 agosto 2019.



FABRIZIO PISCITELLI, UCCISO ULTRAS LAZIO “DIABOLIK”

Fabrizio Piscitelli, 53 anni, non ha avuto scampo. Un individuo gli si sarebbe avvicinato alle spalle premendo il grilletto: il proiettile esploso lo ha colpito alla testa, all’altezza dell’orecchio sinistro, ed è morto sul colpo. Come riportato dal Corriere della Sera, il luogo dell’agguato è via Lemonia, zona del parco degli Acquedotti, vicino via Appia. Sul posto alle 19 sono intervenute numerose pattuglie della polizia che stanno anche effettuando una battuta in zona per individuare lo sparatore di Diabolik. Nel 2013 era stato arrestato per narcotraffico. Secondo i magistrati della Dda di Roma aveva accumulato un patrimonio da 2,3 milioni di euro che finì sotto sequestro. Non sarebbe soltanto il provento di un accavallarsi di traffici illeciti ma, soprattutto, sarebbe stato reinvestito senza dichiarare nulla al fisco. Ma Diabolik finì sotto processo anche per un episodio di estorsione ai danni del presidente della Lazio Claudio Lotito.

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