L’arrivo della variante XE ha riacceso l’allarme per l’aumento di contagi, Fabrizio Pregliasco invoca attenzione. Il direttore sanitario dell’IRCSS Galeazzi di Milano è intervenuto ai microfoni di Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio 1, e ha sottolineato che la nuova mutazione Covid è una combinazione di Omicron 1 e 2: “Fino ad oggi sono stati individuati circa 700 casi di XE in Gran Bretagna, è ancora più contagiosa delle precedenti”.
Nel corso del suo intervento, Fabrizio Pregliasco ha messo in evidenza: “Oggi c’è chi non denuncia la positività per non fare la quarantena, per questo i dati dei contagi sono almeno il doppio di quelli individuati, quindi ci saranno circa 150mila positivi nel Paese”. Riflettori accesi sulle festività pasquali, secondo il virologo sarà un banco di prova per un potenziale momento di rischio: “Il rischio c’è insomma, bisogna stare attenti”.
FABRIZIO PREGLIASCO: “VARIANTE XE? ALLARMARSI È PREMATURO”
La situazione epidemiologica in Italia è da monitorare con attenzione, soprattutto dopo l’arrivo della variante XE. Interpellato da Adnkronos Salute, Fabrizio Pregliasco ha ribadito che è ancora troppo presto per dire se dobbiamo preoccuparci di questa mutazione, considerando che fino adesso sono stati registrati pochi centinaia di casi in tutto il mondo. “Allarmarsi è prematuro”, ha evidenziato l’esperto: “Xe avere una capacità di contagio superiore del 10% rispetto a Omicron 2”. Fabrizio Pregliasco ha spiegato che conosciamo già altre varianti ricombinanti, di varianti in generale ce ne sono a migliaia: “Alcune diventano una problematica epidemiologica, altre no. Per adesso mi limiterei a evidenziare l’aspetto positivo, ossia l’essere in grado di continuare a intercettare l’emergere di queste nuove varianti, così da studiarle. Anzi, anche l’Italia dovrebbe implementare la sua sorveglianza”. Xe, ha aggiunto il virologo, potrebbe rivelarsi anche più trasmissibile, ma le buone notizie non mancano: potrebbe essere meno aggressiva delle precedenti versioni di Omicron.