Fabrizio Pregliasco, noto virologo e direttore sanitario dell’ospedale “Galeazzi” di Milano, è intervenuto ai microfoni di “Linea Notte” (Tg3) per fare il punto della situazione sulla pandemia di Coronavirus e sulla campagna vaccinale in Italia. Subito l’esperto ha sottolineato che dobbiamo ancora fare i conti con il problema vero, ossia la diffusione del virus: “Abbiamo questa enorme fortuna della disponibilità del vaccino, un’opportunità che in molti non stanno cogliendo, ma che può fare la differenza – ha chiarito -. È logico immaginarsi un colpo di coda della pandemia in autunno, con una progressione nel numero di casi”.



Non deve esservi dubbio alcuno, tuttavia, sull’efficacia dei vaccini, in quanto, come detto dallo stesso Pregliasco, in Inghilterra, nonostante si sia verificata una crescita di contagi, la mortalità rimane bassa ed è auspicabile che questo dato venga mantenuto: “Dobbiamo attendere ancora 15-20 giorni per capire se sarà così, ma queste statistiche ci dicono che i vaccini servono davvero e ci possono permettere una gestione più tranquilla dei soggetti malati, che potranno essere seguiti meglio, in maniera pratica e attiva”.



FABRIZIO PREGLIASCO: “DIFFICILE CONVINCERE I NO VAX”

Fabrizio Pregliasco, a “Linea Notte”, ha poi spiegato come sia difficile convincere quella frangia di popolazione no vax che rifiuta categoricamente il vaccino, sostenendo di riscontrare questo problema in particolare fra i giovani. Questo perché, scientificamente, soltanto l’1% dei casi sotto i 18 anni sviluppa problematiche più pesanti in caso di contagio, ma anche perché c’è paura per i possibili effetti collaterali dei sieri anti-Covid, che per alcuni sono stati preparati troppo in fretta: “Non crediamo che tra 10-20 anni potranno esserci effetti collaterali legati ai vaccini – ha affermato Pregliasco –. Si tratta di una scoperta scientifica che ha anticipato di molto i tempi, con un’analisi approfondita e studi paragonabili ad altri vaccini famosi”.



Come confermano le esperienze britanniche e israeliane, i vaccini evitano la malattia grave e questo è fondamentale, anche alla luce della variante Delta, che, secondo il virologo, arriverà come è arrivata in Inghilterra. Meglio, pertanto, farsi trovare preparati all’appuntamento.