Il virologo Fabrizio Pregliasco ha rilasciato quest’oggi due nuove interviste al programma di La7, “L’Aria che tira”, e all’Adnkronos salute. In entrambi i casi ha suggerito, soprattutto per la città di Milano, di anticipare il coprifuoco notturno in vigore in Lombardia, Campania e da domani anche nel Lazio, all’ora dell’aperitivo: “Valutare il coprifuoco già dall’ora dell’aperitivo, diciamo intorno alle 18. Potrebbe essere un’idea Una valida opzione anti Covid-19, per evitare di arrivare a lockdown e ‘zone rosse’ cercando prima di restringere ulteriormente tutti i contatti evitabili”. A La7 ha poi aggiunto: “Presumo ci saranno ulteriori chiusure di attività non essenziali” specificando che in Lombardia non vi è solo la provincia di Milano ad essere particolarmente a rischio: “Ci sono anche altre province della Lombardia, per esempio Monza e Brianza, in cui una valutazione va fatta. Occorre modulare gli interventi sulla base dei dati”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FABRIZIO PREGLIASCO: “IN LOMBARDIA SITUAZIONE PESANTE, IN CAMPANIA ANCHE PEGGIO”
La situazione in Lombardia è esplosiva, ma attenzione anche alla Campania: Fabrizio Pregliasco ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus ai microfoni di Storie Italiane. «In Lombardia la situazione più pesante è per Milano e per Monza e Brianza, le altre province stanno meglio, probabilmente per un contesto di controllo maggiore. In Lombardia si sta evidenziando un inizio di saturazione dei posti letto, dei pazienti non gravi ma con una clinica che necessita di un monitoraggio ospedaliero. I dati sono in crescita esponenziale, siamo in un punto di rottura: è necessaria una sterzata, dobbiamo ridurre i contatti meno necessari, quelli voluttuari», le parole del virologo, che ha poi messo in evidenza: «Giorno per giorno ci sono ricoverati, sembrano pochi ma come sappiamo le persone rimangono ricoverate a lungo, soprattutto se devono passare in terapia intensiva».
FABRIZIO PREGLIASCO: “IN CAMPANIA LA SITUAZIONE PEGGIORE”
«In Campania la situazione mi sembra anche peggiore, la saturazione è già più avanti, soprattutto per quanto riguarda le terapie intensive», ha spiegato Fabrizio Pregliasco, che si è poi soffermato sui positivi asintomatici: «Nella gran parte dei casi non determina nulla, a volte gli asintomatici non contagiano nessuno ma a volte invece contagiano le persone, chi è più fragile ha effetti che non sono da trascurare e lo abbiamo visto in termini di mortalità. Nella fase iniziale della prima ondata abbiamo visto come il numero assoluto diventi misurabile». Infine, una battuta sui vaccini anti-influenzali: «La vaccinazione è assolutamente fondamentale. Si stanno attuando le consegne, bisogna ribadire come la vaccinazione si possa eseguire con calma entro la metà di dicembre, perché la vera influenza ce la aspettiamo da metà dicembre in poi. Credo che con il buon senso si riuscirà a ottenere la copertura dei soggetti a rischio».