Il prof. Fabrizio Pregliasco, in collegamento con Domenica In ha chiarito le sue parole sulla presunta terza ondata da Coronavirus. “Nella storia le epidemie si sono realizzate con tre ondate”, ha precisato, parlando quindi di possibilità al fine di potersi preparare allo scenario peggiore. Tuttavia, ha ammesso che c’è una maggiore responsabilizzazione dei cittadini. “Dobbiamo ridurre i contatti”, ha chiarito, “perché ogni contatto rappresenta un potenziale contagio”. Il prossimo Natale, ha aggiunto, “non sarà un liberi tutti come abbiamo fatto questa estate ma sarà sobrio perché dobbiamo stare attenti alle persone più care, ai nonni e a chi ha qualche acciacco”, ha spiegato. A suo dire, occorre gestire nel modo più corretto possibile questa situazione. “Non ci dovrà essere la movida sfrenata”, ha chiarito. (Agg. di Emanuela Longo)
Fabrizio Pregliasco, il punto sull’emergenza Coronavirus
Continuare su questa strada per evitare problemi a gennaio 2021: questo il giudizio di Fabrizio Pregliasco. Il virologo è intervenuto ai microfoni de La Stampa per fare il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Italia ed ha giudicato positivamente le ultime chiusure disposte dal Governo, in accordo con il Comitato tecnico scientifico: «Le chiusure stanno funzionando e le nuove zone rosse e arancioni proseguono nella direzione giusta. Ora bisogna investire per evitare altri guai a gennaio».
Fabrizio Pregliasco ha rimarcato nel corso dell’intervista rilasciata a La Stampa che qualche risultato fortunatamente sta arrivando, ma il problema è legato al tracciamento, che si è «completamente perso». Il ricercatore di Virologia alla Statale di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi ha evidenziato che questa seconda ondata di pandemia è alla fine della crescita esponenziale, avendo raggiunto l’appiattimento della curva: «Le misure stanno funzionando e per questo ha senso continuare in Campania, in Toscana e ovunque necessario».
Per Fabrizio Pregliasco la curva piatta ci porterà a un Natale tranquillo. Molti esperti si stanno interrogando su come arriveremo al periodo delle feste natalizie, questo il giudizio del virologo: «Le chiusure non abbatteranno i contagi, ma eviteranno il caos e tra un mese si potrà fare qualche giudiziosa riapertura». Quindi sì a un Natale in famiglia, ma non come da tradizione: «So che sarà dura, ma i nonni sarà meglio lasciarli a casa. Genitori e figli al massimo».