Impossibile escludere chiusure locali nel corso delle prossime settimane, Fabrizio Pregliasco è chiaro ai microfoni di Omnibus. Il virologo dell’Università di Milano si è espresso così su possibili lockdown per zone o piccoli centri: «Si tratta di scelte politiche, abbiamo già visto durante la prima ondata di questo virus quanta discussione politica e opinioni da bar rispetto alla chiusura generalizzata, scelta utile a mio avviso perché ha prodotto dalla prima ondata dal Centro-Sud Italia. Parlare di un lockdown futuro va fatto in maniera attenta, diciamo che è un’ipotesi tra le tante azioni di contenimento. Non è possibile escludere dei lockdown locali nelle zone più a rischio». Fabrizio Pregliasco ha poi aggiunto: «Dobbiamo preoccuparci per rafforzare le azioni dal punto di vista delle individuazioni dei focolai e per rafforzare l’attenzione dei singoli. Dobbiamo preoccuparci di non finire in una situazione come quelle di Francia, Spagna e Inghilterra, che hanno gestito male il periodo iniziale».
FABRIZIO PREGLIASCO: “SITUAZIONI DI RISCHIO SONO OVUNQUE”
Riflettori accesi sull’esponenziale aumento di ricoverati in terapia intensiva, ha poi messo in risalto Fabrizio Pregliasco: «Se andiamo a vedere il valore minimo toccato alla fine di luglio, ora il valore si è quintuplicato lentamente e sistematicamente. L’accumulo di nuovi casi ha evidenziato, in una quota percentuale bassa, la necessità di un’assistenza intensa e più stringente. La situazione è sicuramente migliore rispetto all’inizio, ma questo deve preoccuparci dal punto di vista organizzativo. Il numero dei casi è difficile da stabilire, all’inizio dell’epidemia come adesso». Infine, una battuta sul possibile obbligo di mascherina all’aperto: «Le situazioni di rischio ci sono ovunque e in ogni momento della giornata, il tipo di indicazione è legata alla probabilità di rischio che sta aumentando».