Continua a far discutere l’aggressione subita da Francesco Facchinetti per mano di Conor McGregor. Anzi, per pugno, visto che è quello che gli ha sferrato il lottatore del MMA durante la festa improvvisata in hotel. I due si trovavano entrambi a Roma. Il campione per il battesimo del figlio, il produttore per la prima del film Time is Up, in cui recitano due suoi artisti, Benjamin Mascolo e Bella Thorne. Quest’ultima sarebbe stata il “tramite” per l’invito di gruppo dello sportivo. Il retroscena è stato svelato dal Corriere della Sera, ai cui microfoni ha parlato lo stesso Facchinetti, la cui prognosi è per il momento di 16 giorni. Ma è l’inizio di un nuovo capitolo, visto che il figlio di Roby Facchinetti ha denunciato Conor McGregor. “A un tratto a Conor è proprio andato off il cervello”, ha spiegato, nella convinzione che non fosse lui il bersaglio. “Lui non voleva tirare un pugno a me, semplicemente a un certo punto voleva tirare un pugno. Punto. Il caso ha voluto fossi lì io ma poteva esserci mia moglie, Bella, o chiunque altro. Ha visto nero e voleva attaccare, come fosse un pitbull”, ha spiegato Facchinetti.



Conor McGregor è stato tenuto fermo da ben quattro guardie del corpo, secondo la ricostruzione fornita da Francesco Facchinetti. “Lo tenevano letteralmente appeso al muro, fermo. Altrimenti avrebbe continuato a menarmi. Le sue mani sono come kalashnikov, sono armi: poteva andarmi molto peggio”, ha detto al Corriere della Sera.



“BLACK OUT MCGREGOR”, MA SU DROGA NON SI ESPONE…

In quel momento ha capito che le bodyguard servivano più a proteggere gli altri da lui che lui dagli altri. Quando gli viene chiesto se lo abbia visto fare uso di droghe non si sbilancia, mentre Benji aveva raccontato nelle sue stories su Instagram che il lottatore ha problemi di droga e alcol. “Ha fatto black out il suo cervello: un secondo prima era il nostro migliore amico e un secondo dopo mi prendeva a pugni. Siamo rimasti tutti sotto choc”, ha aggiunto Francesco Facchinetti. Inizialmente aveva deciso di tacere, poi su consiglio di Benjamin Mascolo ha deciso di denunciare la cosa pubblicamente e legalmente. “Lo abbiamo accolto come un eroe e invece è il peggior bullo. Il mio obiettivo ora è fermarlo. Poteva essere il simbolo del riscatto sociale, invece è una persona con problemi enormi”, ha concluso Facchinetti.



Nel frattempo il Saint Regis fa sapere, come riportato da Il Messaggero, che sono aperti a collaborare con la polizia “nel momento in cui saranno richieste dagli organi inquirenti le immagini che in nessun modo saranno loro negate”. Ma hanno precisato che nella sala riunioni, per motivi di privacy, come accade anche nelle stanze, “non ci sono videocamere istallate invece negli ambienti comuni”, dalla hall ai corridoi, fino agli ingressi, anche quelli secondari.