Filippo Facci contro Rocco Casalino: è guerra tra il giornalista e il portavoce di Palazzo Chigi, tanto da finire in tribunale. Tutto è nato a causa di un articolo piuttosto duro del cronista di Libero contro l’ex concorrente del Grande Fratello: giudizi netti, senza troppi giri di parole, che hanno mandato su tutte le furie il braccio destro del premier Conte.



Direttamente sulle colonne di Libero è arrivata la replica di Casalino, sceso in campo per difendersi dalle «offese gratuite» di Facci. Il giornalista avrebbe screditato il suo nome, secondo l’esperto di comunicazione, con «attacchi infondati» sulla sua attività professionale, poi degenerati «in attacchi anche sul piano personale». «A differenza di quanto possa pensare l’autore dell’articolo, non rinnego affatto il mio passato e vado fiero del mio duro percorso di studi e delle mie esperienze professionali che mi hanno portato ad assumere il ruolo di Portavoce del Presidente del Consiglio», ha aggiunto Casalino.



FACCI VS CASALINO: “NON HAI IDEA DI QUANTO TI DISPREZZI”

«Tu non hai neppure la più pallida idea di quanto io ti disprezzi», l’affondo di Facci contro Casalino nell’articolo di replica pubblicato su Libero. Il giornalista non è andato per il sottile, stroncando così il portavoce di Conte: «La sola cosa che m’incuriosisce di questo tuo «duro percorso di studi con ottimi risultati» da ingegnere (unica laurea italiana che dovrebbe assicurare subito un lavoro) è come lo sbocco naturale ne sia stato il Grande Fratello, laddove tu sei rimasto».

Facci ha poi affermato che l’ex gieffino come giornalista «non è mai stato nulla» e che l’essere diventato portavoce del M5s e del giurista «sono il problema, sono la vergogna ingoiata da un Paese che si è immerdato in questa perdurante penitenza». Infine, l’affondo finale contro Casalino (già nel mirino di Aldo Grasso): «Comunque fa niente se non ti vergogni del tuo passato: a quello pensiamo noi. Il problema è il vergognoso presente, sinché dura: il mestiere che fai, come lo fai, come ancora lo chiami. Ma è passato il colera, passerà il Covid e passeranno i grillini».