SANTA MESSA BLOCCATA SU FACEBOOK… PER I MONDIALI: L’ASSURDO CASO DI GENOVA
Una Santa Messa bloccata (online) per colpa dei… Mondiali di calcio! L’assurda storia arriva dalle porte di Genova, a Borgoratti, rivelata dall’edizione ligure del “Corriere della Sera” che è riuscita anche a sentire lo sfortunato protagonista della vicenda. Don Paolo Marré Brunenghi ha infatti raccontato come in questi giorni “Meta” abbia bloccato la pagina Facebook della Parrocchia “Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo” a Genova-Borgoratti, in quanto avrebbe in più occasione violato i diritti d’autore della FIFA World Cup. L’ultima Santa Messa – che dai tempi della pandemia ha visto la tradizionale diretta video streaming proprio sui canali Facebook e social – è stata trasmessa l’1 dicembre: tutti i successivi video venivano immediatamente bloccati da Facebook, come denuncia Don Paolo.
«Prima questi di Meta mi hanno mandato degli avvisi dicendomi che avrebbero tagliato qualcosa dai miei video, che sono solo messe, e poi mi hanno bloccato dicendo che violavo i diritti d’autore della Fifa», spiega il sacerdote genovese classe ’67 al “CorSera”. Don Paolo è sotto choc e si dispiace soprattutto per i propri anziani: «Si sentono connessi con la parrocchia: scrivono nei commenti del video ringraziamenti, richieste di preghiere, si sentono partecipi pur non potendo venire in chiesa».
PRETE SOTTO CHOC: “NON SO PERCHÈ FACEBOOK BLOCCA LA MESSA…”. POI L’ANNUNCIO: “TUTTO RISOLTO”
Appresa e comunicata la notizia del blocco assurdo di Facebook sulla Santa Messa, gli stessi parrocchiani ci sono rimasti male e – esattamente come Don Paolo – non capiscono il motivo dietro questa astrusa decisione. E in effetti la motivazione non viene rilevata da “Meta” che parla indistintamente di “diritti d’autore dei Mondiali FIFA violati”: «Ho pensato a tutto, anche che fosse per la suoneria di un cellulare che aveva squillato qualche istante prima della Messa, ma non c’è nel video. Non so proprio cosa sia successo»», spiega il parroco di Borgoratti che per quasi una settimana non ha potuto trasmettere in diretta video streaming la Santa Messa quotidiana. Don Paolo rivendica però l’assoluta correttezza di tutte le regole rispettate: «Questa è una celebrazione di una messa di cui dispongo tutti i diritti come prete della Chiesa Cattolica. Non capisco davvero cosa possa essere successo: o sono scattati degli algoritmi oppure qualcuno per dispetto ha fatto una segnalazione e loro, senza verificarla, mi hanno sospeso».
Per fortuna dall’assurdità c’è sempre una fine, prima o poi, che ristabilisce la normalità: e così avviene che dopo aver denunciato il tutto sugli organi di stampa, Facebook riammette la pagina e non blocca più i contenuti come le dirette video e i normali post. «Grazia di cuore a tutti per il sostegno. Sembra funzionare tutto di nuovo bene! Speriamo sblocchino anche le precedenti», scrive martedì pomeriggio il post della Parrocchia Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Scherzandoci un attimo, Don Paolo con i colleghi del “Corriere” dichiara «Alla fine, guardandomi intorno in chiesa, ho visto un cartellone delle catechiste con scritto “facciamo il tifo per Gesù”. Scherzando, ho detto di non usare la parola tifo, se no chissà che altro sarebbe successo! Che devo fare… L’ho presa a ridere».